Minacciò Crocetta e Lumia per essere candidato, indagato l’ambientalista Giuseppe Arnone che presenta un esposto alla Procura Generale

di Redazione

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Minacciò Crocetta e Lumia per essere candidato, indagato l’ambientalista Giuseppe Arnone che presenta un esposto alla Procura Generale

| martedì 07 Maggio 2013 - 09:47

arnone.giuseppe

AGRIGENTO, 7 MAGGIO 2013 – La Procura della Repubblica di Agrigento ha iscritto sul registro degli indagati l’avvocato Giuseppe Arnone per tentata estorsione. Secondo l’accusa, l’indagato avrebbe minacciato il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e il senatore della lista “Il megafono”, Giuseppe Lumia, per ottenere una candidatura alle elezioni regionali dell’ottobre del 2012.

La vicenda sarebbe emersa nell’ambito di un’altra inchiesta, per corruzione in atti giudiziari, in cui il telefono di Arnone, avvocato esperto in questioni ambientali, era stato intercettato.

Secondo quanto si apprende, Arnone, in diverse occasioni, avrebbe fatto pressioni su Lumia per ottenere una candidatura, minacciandolo altrimenti di far stampare un manifesto contro di lui e contro l’allora candidato governatore. Agli atti ci sarebbe anche una serie di e-mail in cui Arnone avrebbe prospettato la possibilità di far scoppiare una polemica violentissima durante la campagna elettorale.

Il provvedimento porta la firma del procuratore Renato Di Natale, del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto procuratore Andrea Maggioni.

 

La risposta di Arnone non si è fatta attendere ed avviene per via giudiziaria con un esposto alla Procura Generale di Palermo. A comunicarlo lo stesso avvocato cassazionista che parla di ”illecita trascrizione di colloqui politici”. Al Pg l’esposto chiede di ”verificare a che titolo siano stati trascritti e inseriti in quel fascicolo, e quindi a che titolo siano state diffusi alla stampa”.

 

Arnone chiarisce che ”l’udienza per distruggere le intercettazioni è fissata per il prossimo 20 maggio”. Secondo Arnone si tratta di un tentativo della Procura per “coprire l’illegalità della trascrizione delle telefonate e del loro inserimento abnorme nel fascicolo della tentata di corruzione”. 

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