Sweetie, la bambina virtuale che attira i pedofili| In due mesi, contattata da 20 mila utenti

di Azzurra Sichera

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Sweetie, la bambina virtuale che attira i pedofili| In due mesi, contattata da 20 mila utenti

| martedì 05 Novembre 2013 - 11:46

Il fenomeno della pedofilia online sembra non arrestarsi e per contrastarlo si tentano nuove strade. L’associazione olandese per i diritti umani, Terre des Hommes, ha lanciato in rete un esperimento. Ha creato Sweetie, una bambina filippina virtuale di 10 anni che in solo due mesi e mezzo ha attirato l’attenzione di oltre 20 mila utenti disposti a pagarla in cambio di atti sessuali davanti la web cam. Le registrazioni video delle conversazioni sono state consegnate all’Interpol.

“Quella di oggi è la dimostrazione di come pedofili e sfruttatori di bambini possano agire indisturbati nella rete, ma anche di come sia facile rintracciarli”, dichiara Raffaele K. Salinari, Presidente di Terre des Hommes. “I ricercatori hanno utilizzato una tecnologia innovativa per creare Sweetie, personaggio virtuale che rappresenta una bambina filippina di 10 anni. Interagendo con gli adulti che abbordavano la bambina, i ricercatori hanno raccolto varie informazioni dai social network per scoprire le loro vere identità”.

Nonostante ci siano leggi che proibiscono il turismo sessuale in rete, sono solo sei i pedofili che sono finiti in carcere per questo reato. “Non è un problema di mancanza di leggi”, afferma Hans Guyt, responsabile della campagna di Terre des Hommes Olanda. “Le Nazioni Unite hanno stilato delle norme che rendono illegale questo tipo di violenza sui bambini quasi in ogni parte del mondo. Ma il problema maggiore è che la polizia non intraprende delle azioni finché le vittime non sporgono denuncia. Ma, com’è ovvio, i bambini non riescono quasi mai a denunciare questo tipo di crimini, perché di solito provengono da famiglie molto povere e vengono costretti dagli adulti a prostituirsi online. A volte dovrebbero testimoniare contro la loro stessa famiglia, cosa che è quasi impossibile per un bambino”.

Nelle sole Filippine sono già decine di migliaia i bambini vittime di questo fenomeno, ma è un dramma che colpisce tutto il sud-est Asiatico, dove lo sfruttamento sessuale di bambini e il traffico di persone è molto diffuso. Questi bambini sono costretti a posare nudi davanti le webcam, si masturbano e su richiesta praticano sesso con altri bambini, dietro pagamento. Una forma di pornografia purtroppo destinata a salire, anche grazie all’accesso di internet sempre più a basso costom anche nei paesi in via di sviluppo. Secondo le Nazioni Unite e l’FBI, ad ogni ora del giorno ci sono almeno 750mila pedofili connessi on line.

Terre des Hommes richiede che i governi di tutto il mondo adottino delle politiche proattive d’investigazione che diano mandato alla polizia di vigilare sugli hotspot internet pubblici dove avvengono ogni giorno questo tipo di abusi e per descrivere il processo d’identificazione dei pedofili online, è stato realizzato un breve documentario. soddisfa la domanda globale di prestazioni sessuali online con bambini. Il crescente accesso a internet a basso costo nei Paesi in via di sviluppo, inoltre, renderà sempre più facile questo tipo di sfruttamento.

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