Niente cenone di Natale per 4,1 milioni di italiani

di Redazione

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Niente cenone di Natale per 4,1 milioni di italiani

| domenica 10 Novembre 2013 - 10:43

Saranno almeno 4,1 milioni gli italiani che non potranno permettersi pranzi e cenoni per le Feste del 2013, senza l’aiuto delle Istituzioni, delle organizzazioni o dei singoli cittadini. Un numero preoccupante, che segna un aumento del 10 per cento sullo scorso anno. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base del “Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2013”, divulgata in occasione del primo baratto della solidarietà con la raccolta di vestiti, coperte e farmaci per i poveri in vista del Natale nel mercato degli agricoltori di Campagna Amica realizzato per la prima volta nelle vie dello shopping al centro di Milano in Corso Buenos Aires, da Porta Venezia a viale Tunisia.

Sul totale di 4,1 milioni di italiani indigenti ci sono ben 428.587 bambini con meno di 5 anni di età che nel 2013 hanno avuto bisogno di aiuto per poter semplicemente bere il latte o mangiare, con un aumento record del 13 per cento rispetto allo scorso anno; ma ad aumentare con un tasso superiore alla media è stato anche il numero di anziani, ben 578.583 over 65 anni di età (+14% rispetto al 2012), che sono dovuti ricorrere ad aiuti alimentari.

“Accanto al numero di persone in difficoltà economica anche per mangiare in italia – sottolinea la Coldiretti – è aumentata anche la solidarietà con un incremento del 22 per cento nel numero di cittadini italiani che hanno aiutato qualcuno dal 2007 al 2012, un incremento maggiore rispetto alla media dei Paesi dell’Ocse”. Il 15 per cento famiglie italiane ha offerto aiuto alimentare ai piùbisognosi nel corso del 2013, ma sono molte le forme di solidarietà con cui si esprimono i cittadini in questo difficile momento secondo una analisi Coldiretti/Ixè. “Se il dono alimentare è la forma più diffusa di sostegno, il 10 per cento dei connazionali – conclude la Coldiretti – dichiara di aver prestato denaro a parenti e amici più del passato, l’8 per cento di fare piùvolontariato e la stessa percentuale (8 per cento) di aver aumentato le donazioni in denaro, mentre il 7 per cento degli italiani ha fatto l’elemosina anche per strada o ai semafori lungo gli incroci”.

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