Pronta a ricorrere alle vie legali la società Humanitas per difendersi dai provvedimenti della Regione che la colpiscono. La revoca della delibera della Giunta comporterebbe, infatti, “il blocco di un investimento di oltre 100 milioni di euro di fondi privati a totale beneficio della Sanità siciliana”. Una decisione amministrativa per cui la direzione del centro oncologico di Catania esprime “rammarico” ma che è pronta a difendere anche davanti alla magistratura, come scrive in una lettera inviata a direzione, presidenza e assessorato alla salute della Regione.
“Il nuovo centro oncologico di Catania – sostiene l’Humanitas – avrebbe dato una risposta importante alla domanda di salute dei pazienti del territorio. Soltanto nell’ultimo anno sono stati migliaia i siciliani costretti ad andare fuori Regione per farsi curare in strutture di elevata qualità scientifica e sanitaria: per la Sicilia, un costo di oltre 196 milioni di euro, cui si aggiungono le spese sostenute e il disagio delle famiglie per lunghi viaggi e spostamenti”.
“Proprio per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini costretti ad emigrare – prosegue la lettera – fin dal 2011 Humanitas ha presentato e condiviso con la Regione una proposta di investimento per realizzare un nuovo Centro oncologico in linea con le migliori esperienze internazionali, in grado anche di offrire una formazione specialistica medica post laurea. Garantendo anche la creazione di nuovi posti di lavoro. Non abbiamo chiesto finanziamenti pubblici – precisano dalla società – ma soltanto la possibilità che i cittadini accedano al servizio attraverso il Sistema sanitario nazionale”.
