Formazione, il piano per salvare i dipendenti| Più di mille persone assorbite dal Ciapi di Priolo

di Redazione

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Formazione, il piano per salvare i dipendenti| Più di mille persone assorbite dal Ciapi di Priolo

| mercoledì 20 Novembre 2013 - 17:22

Pronto il nuovo piano per la Formazione professionale della giunta regionale siciliana. Obiettivo principale: il trasferimento dei dipendenti degli enti che sono rimasti esclusi dai finanziamenti – o che sono stati coinvolti in inchieste giudiziarie e scandali – al Ciapi di Priolo, di diretta proprietà della Regione.

Sono quasi 1.400 i formatori assorbiti dall’ente pubblico di formazione che gestirà le attività che svolgevano gli enti coinvolti negli scandali a Messina e a Catania ai quali la Regione siciliana ha revocato gli accreditamenti, compreso lo Ial.

Si tratta di 930 persone provenienti dagli enti revocati e di altre 500 che erano state licenziate nei mesi scorsi e che dunque rientreranno nel sistema. É uno degli aspetti della delibera approvata all’unanimità, due giorni fa, dalla giunta di Rosario Crocetta, che sta ridisegnando il settore della formazione professionale.

La delibera è stata trasmessa al dirigente del dipartimento Formazione che predisporrà la direttiva per il via libera ai corsi. Dall’assessorato alla Formazione fanno sapere che i corsi, per l’anno 2013-2014, partiranno in tempi brevissimi, comunque entro l’anno.

I giovani coinvolti sono 5.700: l’assessorato firmerà una convenzione con l’ufficio scolastico regionale per organizzare i corsi s in strutture pubbliche.

Per finanziare l’intero progetto c’è una disponibilità fino a un massimo di 35 milioni di euro, 15 milioni in meno rispetto all’anno scorso, quando la gestione era in mano agli enti adesso revocati.

Il governo ha ridotto anche le spese di gestione, portandole al 5% a fronte di circa il 20% dello scorso anno, questo grazie all’utilizzo di strutture pubbliche. Nel caso in cui la Regione dovesse procedere a nuove revoche di accreditamento, sarà sempre il Ciapi di Priolo a farsi carico delle attività e del personale che sarà individuato attraverso selezione pubblica tra gli iscritti all’albo dei formatori.

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