Al Chievo il derby di Verona | Dopo 11 anni decide Lazarevic

di Domenico Giardina

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Al Chievo il derby di Verona | Dopo 11 anni decide Lazarevic

| sabato 23 Novembre 2013 - 20:08

Era scritto in fondo a questo derby. Il Chievo ha meritato lungo tutti i novanta minuti e ha agguantato la vittoria sul Verona proprio al 92′ con Lazarevic bravissimo a sfruttare un buon assist di Hetemaj dalla sinistra. Non poteva, quindi, esserci un ritorno migliore per Eugenio Corini sulla panchina del suo Chievo.

E d’altronde è anche giusto dopo il gol regolare annullato a Cesar dopo soli cinque minuti di gioco del primo tempo. La rete era arrivata a seguito di un’azione da calcio di punizione con Dramè abile a crossare e Cesar bravissimo a inserirsi. Ma i giudici di gara non hanno convalidato.

Mancava da 11 anni questa stracittadina e il Verona ha un po’ patito la grande aspettativa. La manovra dell’Hellas è apparsa molto più lenta e compassata rispetto alle ultime uscite e gli attaccanti non hanno mai impegnato Puggioni rimasto inoperoso per quasi tutta la gara.

Molto più pericoloso il Chievo con Corini che a sorpresa ha lasciato fuori Paloschi e schierato un tridente atipico con Estigarribia e Sestu ai lati di Thereau unica vera punta.

Oltre all’azione del gol annullato gli ospiti hanno avuto altre buone occasioni soprattutto con Estigarribia, nel primo tempo, e Radovanovic nella ripresa. Quest’ultimo ha avuto sul piede la palla del match, e solo una deviazione impercettibile ma deciusiva di Albertazzi ha strozzato l’urlo in gola al centrocampista clivense e ai tifosi dei “mussi”.

Il Verona si è svegliato solo nel finale ma non si è mai reso davvero pericoloso. L’ultimo passaggio non è mai stato trovato, e Toni non è stato messo nelle condizioni di poter battere a rete con pericolosità. Nel recupero una realizzazione di Iturbe dopo un fallo su un difensore avversario, ha fatto gridare al gol i suoi tifosi, ma l’arbitro aveva già segnalato l’irregolarità. Motivo per cui non si può parlare di gol annullato.E proprio nel recupero, quando lo 0-0 sembrava ormai scritto su pietra, Lazarevic e i suoi compagni hanno dimostrato che la massima di Boskov è sempre valida: “partita finisce quando arbitro fischia”.

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