Precari, Crocetta annuncia: “Pronto un emendamento nazionale” | Ma i sindacati non gli credono più

di Maria Teresa Camarda

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Precari, Crocetta annuncia: “Pronto un emendamento nazionale” | Ma i sindacati non gli credono più

| venerdì 13 Dicembre 2013 - 17:45

“L’emendamento per i 24 mila precari siciliani nella legge di stabilità nazionale ci sarà”. Il presidente della Regione Crocetta, per l’ennesima volta, ha promesso ai sindacati una soluzione concordata con il governo nazionale per i precari della pubblica amministrazione. Ma stavolta i sindacati non ci hanno creduto e hanno confermato lo stato di agitazione dei lavoratori che da lunedì terranno assemblee nelle diverse città e nei paesi.

Si è chiusa così la nuova giornata di protesta che ha portato ancora in piazza a Palermo alcune migliaia di precari. Dopo la manifestazione, Crocetta ha incontrato i segretari generali Michele Palazzotto (Fp Cgil Sicilia), Luigi Caracausi (Cisl Fp) ed Enzo Tango (Uil Fpl) e, secondo quanto riferiscono i sindacalisti, ha comunicato di aver concordato con il governo Letta un emendamento al ddl di stabilità che supererebbe i vincoli normativi e finanziari per consentire le proroghe dei contratti di tutti i precari. Un annuncio che sembra riproporre quello fatto mesi fa.

Parallelamente, però, dovrebbe continuare l’iter per approvare il disegno di legge regionale all’Ars, in concomitanza con il voto sui documenti finanziari. “Solo la realizzazione di queste ipotesi di legge – sostengono i sindacati – può garantire maggiore serenità ai lavoratori, quanto meno per ciò che riguarda le proroghe, ma si devono realizzare le condizioni politiche favorevoli diversamente da quanto è avvenuto all’atto dell’approvazione del decreto legge 101 dove sia il governo nazionale che gran parte della deputazione siciliana sono stati colpevolmente disattenti”.

“Abbiamo rappresentato al presidente della Regione – scrivono in una nota i tre segretari – la gravità di una situazione che è vincolata ad una serie di condizioni ancora da realizzarsi e che impongono l’assunzione di responsabilità politica tanto a Roma quanto a Palermo”.

Allo stato attuale, Cgil, Cisl e Uil hanno comunque deciso di mantenere lo stato di agitazione e di “mettere in atto tutti gli strumenti di pressione possibile sia a Roma che a Palermo per ottenere che i percorsi legislativi arrivino a compimento”. A partire da lunedì sono previste assemblee di un’ora in tutti i posti di lavoro “fino a quando non ci saranno chiari segnali che la norma venga approvata; diversamente -avvertono i sindacati- verranno intraprese forme di lotta piu’ incisive per garantire i diritti dei lavoratori”.

“La grande mobilitazione di oggi dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni siciliane ha dimostrato la determinazione di Cgil, Cisl e Uil nel chiedere ai governi nazionale e regionale una risposta chiara e definitiva per prorogare e stabilizzare definitivamente i rapporti di lavoro precari”.

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