Crocetta infuriato dopo le bocciature subite dal suo governo: | “Io e la Sicilia siamo sotto assedio, pretendo lealtà”

di Maria Teresa Camarda

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Crocetta infuriato dopo le bocciature subite dal suo governo: | “Io e la Sicilia siamo sotto assedio, pretendo lealtà”

| lunedì 30 Dicembre 2013 - 10:38

“Sono sotto assedio e ora pretendo un patto di lealtà dopo il voto o deciderò il da farsi”. Crocetta è nero, infuriato. Non si è ancora ripreso dalla bocciatura del ddl per la proroga dei commissariamenti delle nove province siciliane, che per tutta la notte il suo assessore all’Economia Luca Bianchi, in Commissione Bilancio, non ha fatto altro che incassare colpi da parte di nemici ma anche di amici.

“Il governo è sotto assedio, ma soprattutto lo è la Sicilia. Prevalgono – ha proseguito Crocetta – coloro che difendono il vecchio, gli interessi, i privilegi, coloro che non vogliono cambiare nulla”. E poi sembra congelare anche l’atteso rimpasto di gennaio”Altro che rimpasto. Dopo il voto di bilancio e finanziaria incontrerò i partiti per chiedere la sottoscrizione di un patto di lealtà sul programma del presidente. Per quanto riguarda il rimpasto – avverte – se ci fosse un disegno in quanto sta accadendo all’Ars, dico a tutti che otterranno l’effetto contrario, non consentirò l’ingresso in giunta di chi è nemico delle riforme e del rinnovamento. Noi non ci fermiamo e dico subito che entro 45 giorni approveremo il disegno di legge che istituisce i liberi consorzi e le città metropolitane e sopprime le Province”.

Intanto l’opposizione di centrodestra critica il testo che approderà in Aula. “La finanziaria del governo rivoluzionario alla fine si è rivelata solo una manovra caratterizzata da una incertezza di entrate, da norme fumose e di facciata, ma soprattutto rappresenta la legge che ricalca le più vecchie e becere logiche del clientelismo, sino alla resurrezione di alcune voci della tabella H”. Questo il commento del deputato regionale di Fi, Marco Falcone, relatore di minoranza delle leggi di Bilancio e Finanziaria, appena uscito dalla commissione, a conclusione dei lavori. “La legge che ora dovrà essere collazionata, attesa la pletora di norme – ha concluso Falcone – sara’ da noi decisamente contrastata, perché la riteniamo non solo inutile, ma farraginosa in diverse norme, come quella degli enti locali, e soprattutto dannosa per la nostra isola”.

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