Micron, a Catania rischiano il posto di lavoro in 127 | I sindacati: “Chiediamo un incontro urgente con Renzi”

di Redazione

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Micron, a Catania rischiano il posto di lavoro in 127 | I sindacati: “Chiediamo un incontro urgente con Renzi”

| mercoledì 02 Aprile 2014 - 16:32

Da lunedì i dipendenti della Micron, la società che produce componenti elettronici, con sede anche a Catania, dove occupa 127 addetti su 419 a livello nazionale, potrebbero perdere il lavoro. I sindacati, che stamattina sono stati ascoltati in commissione Attività produttive dell’Ars, chiedono la revoca delle procedure di licenziamento collettivo e il reintegro del personale.

“La terza commissione – dice il segretario regionale della Fiom, Roberto Mastrosimone – si è impegnata a sottoscrivere un documento per chiedere di bloccare le procedure. Dalle notizie che abbiamo questa certezza al momento non c’è, non arretreremo di un passo: i lavoratori vanno reintegrati”.

Francesco Furnari, della Rsu della Micron, aggiunge: “Non escludiamo azioni di protesta, per scongiurare la cassa integrazione”. Domani al ministero dello Sviluppo economico a Roma è previsto un incontro con le parti sociali, al quale dovrebbe partecipare anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri.

Intanto  Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil chiedono un ”incontro urgente” con la Presidenza del Consiglio per risolvere la vertenza Stm e Micron. Riguardo all’incontro previsto per domani al ministero dello sviluppo economico il segretario generale della Fim-Cisl della Lombardia e responsabile nazionale per il settore della microelettronica Nicola Alberta chiede che ”che finalmente si dia una svolta alla vertenza e che il Governo richiami StM e Micron alle loro precise responsabilità verso i lavoratori, per salvaguardare occupazione e competenze industriali”. Alberta ricorda poi che il prossimo 7 aprile scade la procedura di mobilità sia per Micron sia per Stm, di cui l’azienda è una costola. ”Se a quel momento non si sarà trovata una soluzione spiega il sindacalista – è probabile che Micron faccia partire le lettere di licenziamento”.

Si tratterebbe di un provvedimento che Alberta definisce ”inaccettabile”. Da qui la richiesta di Fim, Fiom e Uilm di un ”incontro urgente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il ruolo che può svolgere nei confronti di StM, vista la sua partecipazione di controllo paritetica del Ministero del Tesoro italiano e del Governo francese, attraverso il fondo strategico”. ”Ci aspettiamo – conclude – che ciò avvenga nelle prossime ore”.

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