Il Movimento 5 Stelle contro la Rai | Esposto all’Agcom: “I tg sono pro Renzi”

di Redazione

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Il Movimento 5 Stelle contro la Rai | Esposto all’Agcom: “I tg sono pro Renzi”

| venerdì 11 Aprile 2014 - 13:17

Il Movimento 5 Stelle torna ad attaccare la Rai e stavolta lo fa colpendo anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Troppe presenze televisive del premier in Rai, proprio durante la campagna elettorale per le Europee e le amministrative: è questa l’accusa che Beppe Grillo e i suoi muovono al servizio televisivo italiano.

I deputati e i senatori del Movimento hanno presentato infatti un esposto all’Agcom, autorità garante delle comunicazioni. per la “vergognosa violazione del pluralismo del servizio pubblico in favore del presidente del Consiglio e dei suoi ministri”. Nelle ultime settimane, infatti, “guarda caso proprio in vista delle prossime europee – continuano – in Rai si registra un preoccupante servilismo nei confronti del Governo che rasenta livelli da regime. Renzi è diventato una sorta di showman ambulante: è ovunque”.

Sotto accusa sono soprattutto i telegiornali: i pentastellati portano come prova i dati dell’Osservatorio di Pavia secondo cui al Governo, nella settimana che va dal 22 al 28 marzo, è stato assegnato il 45,1% dello spazio televisivo nei tg, mentre al Movimento 5 Stelle è toccato “un imbarazzante” 7,2%.

“La differenza”, specificano i grillini “è abissale, soprattutto se si considera che siamo il partito ad aver ricevuto il maggior numero di consensi alle elezioni politiche”.

A ribadire la posizione del Movimento 5 Stelle, ci pensa il presidente della Commissione di vigilanza Rai, il pentastellato Roberto Fico, che su Facebook scrive: “Nelle ultimo settimane che coincidono con l’inizio della par condicio, abbiamo assistito a una massiccia presenza di Renzi dei suoi ministri nei notiziari e nei talk show Rai”. Fico cita “la puntata di Porta a Porta del 13 marzo che ha visto Renzi protagonista assoluto per due ore senza contraddittorio”.

“Dall’entrata in vigore della par condicio”, sentenzia Fico “Il Presidente del Consiglio avrebbe dovuto limitarsi all’informazione relativa alle funzioni istituzionali svolte e non a presenziare in tv con contenuti propagandistici”.

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