Sequestro del Parco Ninni Cassarà | “Siamo sbigottiti, l’Asp aveva detto che era tutto a posto”

di Redazione

» Cronaca » Sequestro del Parco Ninni Cassarà | “Siamo sbigottiti, l’Asp aveva detto che era tutto a posto”

Sequestro del Parco Ninni Cassarà | “Siamo sbigottiti, l’Asp aveva detto che era tutto a posto”

| mercoledì 16 Aprile 2014 - 19:13

“La notizia della presenza di polvere di amianto al Parco Cassarà ci lascia sbigottiti”: alla IV Circoscrizione tutti sono sconvolti per il sequestro del polmone verde di Palermo. Amianto e rifiuti speciali nel terreno del Parco Cassarà hanno portato la Procura di Palermo a mettere i sigilli all’area.

A parlare è il Presidente della IV Circoscrizione, Silvio Moncada che spiega che “nello scorso mese di febbraio, abbiamo chiesto agli uffici competenti del Comune e all’Asp di avere notizie in merito. L’azienda sanitaria rispose che si stava accertando la presenza di eternit in un’area ben delimitata che per sicurezza era stata transennata e che non vi era alcun pericolo per i cittadini. Adesso invece scopriamo che il pericolo c’era”.

“Chiediamo all’Assessore Bazzi di fare chiarezza sull’accaduto – aggiungono il vicepresidente Antonino Abbate e i consiglieri Serena Potenza e Nino Tuzzolino – e di bonificare tutta l’area, affinchè in tempi brevi uno dei più bei polmoni verdi della città possa essere riaperto e riconsegnato alla città, tornando ad essere la casa dello sport, delle passeggiate dello svago e del relax per migliaia di cittadini. Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura che saprà certamente accertare tutte le responsabilità”.

Anche Legambiente commenta il sequestro:  “Ci stupisce che l’amministrazione comunale sia stata poco attenta alla risoluzione di un problema che si conosceva già da tempo”, dice “il problema venga risolto nel minor tempo possibile e che il parco Cassarà venga restituito al più presto alla pubblica fruizione”.

“Quest’ultimo episodio, – sottolinea – non è purtroppo un fatto isolato. Al di la delle responsabilità di chi deve vigilare, esiste un problema più generale consistente nell’assenza di impianti per il trattamento e smaltimento del cemento amianto. Fino a quando la Sicilia non si doterà di questi impianti, la gran parte di questo rifiuto speciale finirà sempre nei circuiti illegali formando discariche abusive”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820