Altoforno di Piombino, arriva l’ok del governo | Galletti: “Raggiunta l’intesa per il futuro”

di Redazione

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Altoforno di Piombino, arriva l’ok del governo | Galletti: “Raggiunta l’intesa per il futuro”

| mercoledì 23 Aprile 2014 - 20:15

Arriva l’accordo sull’acciaieria di Piombino. Il ministero dell’Ambiente renderà disponibili 50 milioni di euro per le bonifiche del polo siderurgico, grazie a questo intervento, secondo quando spiega il ministro Gian Luca Galletti al termine del vertice di questo pomeriggio, il ministero dello Sviluppo Economico potrà pensare al rilancio del progetto industriale.

“Domani incontrerò i lavoratori alle 8,30 ma credo che si possa firmare già domani pomeriggio – dice il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi – I lavoratori non chiedono la Cassa integrazione straordinaria, ma contratti di solidarietà – spiega – che consentano loro di rimanere a lavoro a Piombino. Sarebbe un modo per risparmiare sulla cassa integrazione salvaguardare il lavoro”.

Sulla vicenda dell’acciaieria toscana è intervenuto anche Papa Francesco, che ha espresso la sua solidarietà ai lavoratori della Lucchini di Piombino che gli avevano mandato un video messaggio nei giorni scorsi.  “A tutti i responsabili chiedo – ha detto Papa Francesco all’Udienza Generale – di compiere ogni sforzo di creatività e generosità per riaccendere la speranza in questi nostri fratelli e in tutti i disoccupati a causa della crisi e dello spreco: per favore – ha scandito – aprite gli occhi e non rimanete con le mani incrociate”.

“Il lavoro di questi giorni e di queste settimane – spiega il vice ministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti – vuole farsi carico delle necessita’ dei lavoratori di Piombino e le istituzioni sono vicine a questa esigenza”. Il viceministro ha ancora aggiunto: “cureremo tutti gli aspetti per tutelare i lavoratori in questa fase di transizione verso il futuro”.

“Piombino rappresenta il secondo polo siderurgico del nostro paese dopo l’Ilva di Taranto e da’ lavoro a circa 2500 persone tra Lucchini e Lucchini servizi a cui si aggiungono 1500 lavoratori dell’indotto, 528 della Magona (Arcelor Mittal) e altri 110 di Tenaris Dalmine. Per queste ragioni la Festa del primo Maggio a Piombino assume un carattere strategico – spiega  il segretario nazionale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, La Lucchini distribuisce circa 55 milioni di euro in stipendi all’anno e tra imposte e tasse elargisce a Stato e regione circa 65 milioni di euro all’anno, con questi numeri la Lucchini rappresenta la prima azienda in termini di contribuzione al Pil regionale della Toscana. La sua chiusura rappresenta un danno in termini di occupazione ed economia, non solo della citta’ di Piombino e della Toscana ma dell’intero Paese, bisogna considerare gli effetti indiretti devastanti su attivita’ portuali, servizi, chimici (Sol), elettrici (Edison)”.

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