Israele rifiuta la tregua umanitaria dell’Onu | Nuovi raid aerei a Sud della Striscia

di Redazione

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Israele rifiuta la tregua umanitaria dell’Onu | Nuovi raid aerei a Sud della Striscia

| martedì 22 Luglio 2014 - 10:36

Respinta la richiesta dell’inviato dell’Onu da parte di Tel Aviv di una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza dopo un’altra notte di combattimenti e sangue.  Lo scrive Haaretz citando alte fonti israeliane. Israele ha così respinto la proposta del cessate il fuoco per permettere di fare arrivare gli aiuti umanitari e portare al sicuro i feriti. Intanto il segretario di Stato americano John Kerry, che ha garantito che saranno inviati aiuti umanitari per 47 milioni di dollari. Kerry è arrivato al Cairo dove cercherà di lavorare per arrivare ad una sospensione delle ostilità tra Hamas e Israele.

Un militare israeliano sarebbe stato definito come disperso. Il soldato sembra sia stato rapito da Hamas dopo un attacco ad un blindato israeliano. Intanto l’esercito di Israele ha detto che dall’inizio dell’operazione terrestre sono stati colpiti 1388 obiettivi e di avere ucciso 183 “terroristi”. Secondo un portavoce militare, sempre dall’inizio della portavoce, sono stati scoperti 66 imbocchi di tunnel di cui, secondo l’intelligence israeliano “costruiti per lanciare attacchi terroristici su Israele”.

Un’intera famiglia palestinese, composta da sette persone, è morta sotto i bombardamenti dell’esercito israeliano, mentre anche due soldati di Tsahal hanno perso la vita durante l’operazione di terra. Il bilancio delle vittime palestinesi sale a 583 morti e 3.640 feriti, secondo l’agenzia di stampa Al-Ray.

Dall’inizio dell’operazione terrestre a Gaza l’esercito israeliano ha detto di aver colpito 1.388 obiettivi e di aver ucciso 183 ”terroristi”. Nel corso dell’operazione son stati scoperti – secondo il portavoce militare – 66 imbocchi di tunnel nascosti, di cui 23 ”costruiti per lanciare attacchi terroristici su Israele”.

L’Unicef a Ginevra ha dichiarato che sono stati uccisi 121 bambini palestinesi a Gaza dallo scoppio della crisi (8 luglio) al 21 luglio. Si tratta di 84 ragazzi e 37 ragazze di età tra i 5 mesi e i 17 anni. Due bambini su tre hanno meno di 12 anni. L’Unicef stima inoltre che più di 900 bambini risulterebbero feriti. Infine, secondo le valutazioni degli operatori umanitari sul terreno, almeno 107 mila bambini hanno bisogno di sostegno psicosociale specializzato per affrontare il trauma che stanno vivendo, ha aggiunto l’Onu.

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