Nasconde per 9 anni all’Inps la morte della sorella | Le Fiamme gialle lo scoprono e lo denunciano

di Redazione

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Nasconde per 9 anni all’Inps la morte della sorella | Le Fiamme gialle lo scoprono e lo denunciano

| martedì 29 Luglio 2014 - 10:36

Avrebbe continuato a incassare le tre pensioni della sorella per nove anni dopo la morte della donna. È l’accusa della Guardia di finanza di Catania a un 82enne di Fiumefreddo di Sicilia, nel Catanese, denunciato per truffa. Le Fiamme gialle hanno sequestrato beni per 115mila euro, somma equivalente al danno subito dallo Stato. Pochi mesi prima che morisse l’uomo aveva trasferito la sorella a Gaggi (Me) aprendo un conto corrente dove confluiva la pensione. Lui prelevava i soldi con un bancomat.

La presunta truffa da 115mila euro complessivi ai danni dell’Inps è stata scoperta dai militari della Compagnia di Riposto individuando il caso di una donna titolare di tre pensioni (invalidità civile, reversibilità del defunto marito e di invalidità lavoratori dipendenti) deceduta nel maggio del 2005. Secondo l’accusa il fratello un paio di mesi prima del decesso, avrebbe fatto trasferire la sorella da Fiumefreddo di Sicilia a Gaggi, in provincia di Messina, continuando tuttavia a mantenere la residenza anagrafica nel luogo di origine. A Gaggi è stato aperto un conto corrente intestato alla defunta con delega al fratello, sul quale venivano accreditate le pensioni spettanti alla defunta, circa 1.150 euro mensili.

Quando la donna è deceduta, sospetta la Gdf, l’uomo ne era riuscito a tenere nascosta la morte al comune di residenza di Fiumefreddo di Sicilia e all’Inps, che ha continuato regolarmente ad accreditare i ratei di pensione. Con l’uso di una carta bancomat, l’uomo procedeva quindi a prelevare – mediamente in due volte – il denaro mensilmente accreditato alla defunta, avendo cura di mantenere il saldo attivo di pochi euro.

Le indagini delle Fiamme gialle, coordinate dal sostituto procuratore Roberta La Speme, si sono concluse con la denuncia a piede libero dell’indagato truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. Inoltre, il Gip di Messina, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso un decreto di sequestro per equivalente per un ammontare di euro 115 mila nei confronti del fratello della defunta. Sono in corso ulteriori indagini confronti di due presunti complici.

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