Il dominio Real si arresta al “Vicente Calderon”, anche la Supercoppa di Spagna si è tinta di biancorosso. Nella finale di ritorno contro l’Atletico Madrid, la formazione allenata da Carlo Ancelotti si è arresa ai padroni di casa con il risultato di 1-0 al termine di una sfida caldissima e ben giocata dalle due squadre.
Come ampiamente preventivato alla vigilia, nell’undici titolare del Real Madrid non compare Cristiano Ronaldo. Al suo posto il colombiano James Rodriguez, mentre in difesa Varane e Coentrao sono preferiti e Pepe e Marcelo. Centrocampo tutto fosforo con Kroos, Modric ed Alonso a supportare Bale-Benzema e, appunto, James Rodriguez.
Tra i Colchoneros due sole novità: Tiago al posto di Suarez e Griezmann al posto della promessa Saul, uno dei più positivi nell’incontro di andata. In avanti confermatissimo l’ariete Mandzukic con alle spalle Koke e Garcia. Muro difensivo composto dal solito Godin con Miranda, Juanfran e Siqueira a completare il reparto.
I primi due minuti del match del “Vicente Calderon” sono da brividi. Moya lancia in profondità, Griezmann spizza di testa per Mandzukic che prolunga nuovamente per Griezmann. Il francese serve ancora una volta il numero nove croato che batte Casillas con un destro preciso che si infila nell’angolino alla destra del portiere. Atletico in vantaggio, Calderon in fiamme e Real completamente in bambola.
Dopo pochi minuti, però, le merengues si scrollano di dosso lo choc della rete subita ed iniziano a macinare gioco. Nel resto del primo tempo in campo c’è solo il Real ed il suo ipnotico possesso palla che finisce col confinare gli avversari nel bunker difensivo dal quale difficilmente riescono a venire fuori. Simeone si scalda, avverte la pressione, e finisce con l’essere allontanato dall’arbitro Fernández Borbalán in seguito alle proteste per il tardivo rientro in campo di Juanfran.
Le palle gol per il blancos si susseguono a ritmo costante, prima con James, poi con Bale ed infine nuovamente con James che in un due circostanze non riesce a trovare la conclusione finale dopo delle ottime triangolazioni con Benzema e Carvajal. I padroni di casa vengono fuori solamente nei calci piazzati, sia con Miranda che con Garcia, entrambi poco lesti ad approfittare degli svarioni difensivi degli avversari.
Il secondo tempo si apre con un altro brivido per il Real: punizione dalla trequarti di Koke e perfetto tiro al volo di R. Garcia che colpisce la traversa a Casillas battuto. E’ solo un anticipo di quello che sarebbero stati i secondi 45′ di gara. I padroni di casa prendono in mano le redini del match strappando al Real uno sterile possesso palla e fiondandosi a ripetizione nell’area difesa da Varane e da un pessimo S. Ramos.
I minuti scorrono senza che il Real riesca a rendersi veramente pericoloso. Sono piuttosto i biancorossi ad andare vicino al raddoppio: prima con un inspirato R.Garcia che sfiora l’incrocio dei pali con un destro di rara bellezza, poi con Koke che scarica un bolide verso la porta difesa da Casillas dopo una pregevole triangolazione con Tiago.
L’Atletico continua a gestire la gara con lucidità e senza eccessiva apprensione. Ancelotti prova a giocarsi i jolly buttando nella mischia prima un acciaccato Ronaldo, poi Isco ed infine Marcelo, ma l’andamento dell’incontro non cambia. Dopo quattro minuti di recupero segnati dall’espulsione di Modric e da tantissimi cartellini gialli, il match si chiude con il trionfo dell’Atletico Madrid che conquista la sua seconda Supercoppa di Spagna nella quinta finale disputata nella sua storia.
