Squadra antimafia 6, prima puntata: De Silva è tornato, Veronica Colombo esce dal carcere

di Rosy Buttafuoco

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Squadra antimafia 6, prima puntata: De Silva è tornato, Veronica Colombo esce dal carcere

| lunedì 08 Settembre 2014 - 23:26

Riassunto della prima puntata di Squadra antimafia 6 – 8 settembre 2014

Un breve riassunto dell’ultima stagione apre la prima puntata di Squadra antimafia 6: sullo schermo scorrono i momenti terribili in cui Rosy Abate scopre della morte del figlio.

Ma non c’è spazio per la commozione perché la puntata entra immediatamente nel vivo: Calcaterra è impegnato nella cattura del russo Afrikanietz e le cose sembrano mettersi male sin da subito. Nel covo del mafioso sono già tutti morti. Il commissario teme si possa trattare di una trappola e cerca di andarci cauto: tra sparatorie ed esplosioni ci sono feriti e vittime sia tra i buoni che tra i cattivi. Si teme anche per Calcaterra che per un attimo viene preso di mira alla testa, ma il killer sembra avere un ripensamento e sposta la mira. E qui il primo colpo di scena: l’uomo dietro il grilletto, intravisto solo tra le fiamme, è De Silva.

Lara intanto va in carcere a parlare con Veronica, la quale ribadisce la sua innocenza: “Pensi che sarei in grado di fare del male a un bambino?”, dice riferendosi ovviamente al figlio di Rosy Abate. Lara non le crede e gli chiede come rintracciare gli affiliati di un boss, con il quale la sorella avrebbe avuto contatti durante il suo mandato come sindaco. Ma Veronica non sembra intenzionata ad aiutarla.

Calcaterra invece va a fare visita a Rosy Abate, ridotta quasi a un fantasma in un letto di una clinica. Nel frattempo dal carcere di Lucciardone esce Ettore Ragno, uno dei componenti della famiglia mafiosa catanese che fa la sua comparsa in questa stagione. Il fratello, Nicola, gli passa i loschi affari di famiglia, gestiti con la sorella Rachele e con i cugini Saro e Angelino. La squadra antimafia li prende subito di mira. I Ragno gestiscono gli affari di Don Carmine: dopo che il boss è stato arrestato il mandamento è andato in pezzi ma i Ragno sono pronti a rimetterlo in piedi. “Ci servono uomini, ci servono armi, ci servono piccioli. E ripartiamo”.

Riassunto della prima puntata di Squadra antimafia 6 – 8 settembre 2014

Domenico intanto, dopo un momento di intimità con Lara, si concentra sull’omicidio di Afrikanietz, dietro il quale continua a sostenere c’è De Silva, creduto da tutti morto. A Calcaterra viene dato il via per indagare e si parte da una scritta fatta con il sangue: “Crisalide“. Per il commissario è connessa con De Silva, con la mafia. “De Silva l’hanno tirato fuori da quel tunnel” sostiene il commissario a chi continua a dirgli che è morto. Del resto il cadavere di De Silva non è stato mai trovato e Domenico continua a sostenere di averlo visto in faccia.

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Domenico non vuole arrendersi davanti alla negazione del generale dei Servizi Segreti a cui fa visita: sa che Filippo è ancora vivo e infatti sta facendo rientro in Italia. Per prima cosa De Silva fa visita in carcere a Veronica Colombo e le dice che la farà uscire e la farà rimettere in politica. “Io e il sindaco abbiamo dei piani grandiosi per te che rispondi?”. E Veronica: “Cosa vuoi in cambio?”.

Vito intanto va a trovare la vedova di uno dei Ragno, Carmela, che conosce da tempo: erano vicini di casa. La donna gli conferma i sospetti della squadra, Ettore è diventato il capo del mandamento e gli chiede aiuto per tenere fuori dai guai i suoi figli, Saro e Angelino.

Ettore Ragno nel frattempo organizza il primo colpo dopo essere tornato libero: l’assalto a un camion portavalori. La moglie e il figlio dell’autista del camion sono stati presi in ostaggio dalla sorella Rachele. Dopo aver visto una foto del piccolo, l’uomo apre subito il portellone dove Ettore trova una cassetta piena di diamanti. Dentro il carcere Don Carmine viene informato del colpo messo a segno senza nemmeno sparare un colpo. La squadra antimafia subito si interessa del caso. Calcaterra invita la moglie dell’autista a riconoscere chi li aveva minacciati, ma la donna, anche se ha riconosciuto Rachele, preferisce rimane in silenzio.

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Subito dopo Vito va da Angelino, figlio minore di Carmela, cercando di convincerlo ad uscire dal giro: sa che è stato reclutato per il colpo al furgone portavalori. Rachele interrompe la conversazione e fa allontanare il poliziotto. Sbatte Angelino contro il muro e, dopo qualche schiaffo, inizia a baciarlo. E gli fa promettere di non dirlo ad Ettore che nel frattempo costruisce le basi dell’organizzazione.

Riassunto della prima puntata di Squadra antimafia 6 – 8 settembre 2014

Un brutto colpo per Lara: la prova del Dna, che incastra la sorella Veronica per l’omicidio del figlio di Rosy Abate è stata distrutta. E Veronica Colombo esce dal carcere e ottiene i domiciliari. Uscendo di galera ai cronisti continua a dichiararsi innocente. Arrivata a casa riceve una telefonata da parte di De Silva. Non è ancora chiaro cosa porterà questa nuove unione.

Intanto i Ragno mettono in atto una vera e propria strategia del terrore, per impadronirsi del territorio. Una donna è testimone di un delitto compiuto da Ettore: la polizia le affida subito una scorta per proteggerla. Calcaterra però con Lara insiste su “Crisalide”: i due vanno ad interrogare la moglie di un giudice vivo per miracolo. La donna consegna al commissario e al vice questore un floppy disc: i due sono sempre più convinti che il giudice non sia finito in coma per un ictus ma per un attentato.

L’obiettivo di De Silva pare essere la famiglia Ragno: una foto nel suo pc fa sembrare plausibile questa ipotesi. Veronica Colombo intanto si reca in una macelleria dove si incontra proprio con De Silva, il quale le spiega cosa vuole: “mettere regole” alla mafia, creare buoni rapporti con la famiglia Ragno che lavora con Don Carmine. “Non so nemmeno per chi sto lavorando” dice la Colombo. “Crisalide, puoi chiamarci così” le risponde De Silva. 

Calcaterra e Lara incontrano il poliziotto Sandro PietrangeliSandro è tornato a Catania dopo due interventi alla schiena e tanta fisioterapia. La sua compagna Anna ha perso il bambino. Il commissario vuole farlo entrare in carcere sotto copertura per accaparrarsi le simpatie di Don Carmine per poi arrivare ai Ragno. Nel frattempo Veronica Colombo incontra Ettore, Nicola e Rachele Ragno e propone alla famiglia di aprire una serie di centri scommesse per riciclare il denaro sporco.

Riassunto della prima puntata di Squadra antimafia 6 – 8 settembre 2014

Sandro, dopo le prime reticenze, sembra essere intenzionato ad accettare la proposta di Domenico. Rivedendo Anna le comunica che deve partire di nuovo, senza poterle dire per dove. Anna per tutta risposta gli dà uno schiaffo: “Per te esiste solo il lavoro, il resto non conta. La verità è che tu non cambierai mai”.

Calcaterra nel mentre compra un vecchio pc per poter leggere il floppy disc e si scopre che il commissario è pedinato. Sandro lo chiama e gli comunica che è intenzionato a farlo: sarà una buona idea farlo infiltrare in carcere? Fatto passare per un latitante, Sandro viene arrestato: d’ora in poi sarà Nino Casaroli.

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Il commissario scopre che il giudice stava veramente investigando su “Crisalide”. Viene fuori un nome, ma quando Domenico e Lara lo cercano, trovano un killer che lo ha fatto fuori. L’assassino era un vecchio affiliato al clan Abate, diventato poi collaboratore di giustizia. Calcaterra gli spara e lo uccide mentre tenta di scappare. Chi lo ha ingaggiato per uccidere l’uomo che poteva svelare qualcosa su “Crisalide”? De Silva, che sta tentando in tutti i modi di ostacolare le indagini. Il questore Licata è intenzionato ad andare avanti ma sa che avranno i Servizi Segreti contro.

Ma la tensione non molla la presa in questa prima puntata di Squadra antimafia 6: sembra che De Silva abbia ricevuto l’ordine di eliminare il commissario Calcaterra. Sul finire della puntata uno scagnozzo aggredisce Calcaterra in casa mentre De Silva si gode la scena: “Avevi ragione qualcuno mi ha tirato fuori da quella grotta. Qualcuno pensa che io sia ancora utile per questo paese. Ti ho salvato la vita una volta adesso te la devo togliere” e spara. Ma non colpisce il commissario bensì l’uomo che lo stava aggredendo. E chiosa: “Stai lontano da Crisalide”. Il commissario sviene.

La squadra arriva in casa di Domenico per iniziare le indagini. Ma perché De Silva ha salvato il commissario? Nemmeno lui lo sa. Il questore Licata stenta a credere che dietro tutto ci sia la mano di De Silva. Ma la vera domanda è: chi c’è dietro De Silva? Chi lo ha salvato?

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