Vent’anni fa veniva ucciso il piccolo Green | La famiglia presto in Italia per le commemorazioni

di Redazione

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Vent’anni fa veniva ucciso il piccolo Green | La famiglia presto in Italia per le commemorazioni

| lunedì 08 Settembre 2014 - 18:33

A vent’anni di distanza dal brutale omicidio di Nicholas Green, il bambino statunitense di 7 anni colpito da un proiettile nel corso di un tentativo di rapina mentre si trovava in visita in Italia, il padre Reginald tornerà in Italia per promuovere una serie di iniziative in varie città legate al tema dei trapianti di organi.

“Mia moglie Maggie ed io donammo i suoi organi e le sue cornee che andarono a sette italiani molto malati, quattro dei quali adolescenti – ricorda Reginald Green – L’intera nazione sembrò esplodere di comprensione. Dubito che qualsiasi altra nazione al mondo avrebbe mostrato la stessa compassione come ha fatto l’Italia. Gli italiani incanalarono quelle emozioni in un enorme beneficio pratico”.

Un drammatico episodio di cronaca nera che nel giro di poco tempo riuscì a cambiare l’approccio del popolo italiano rispetto ad una tematica delicata come quella del trapianto degli organi. “All’epoca l’Italia aveva il tasso di donazione degli organi più basso delle principali nazioni in Europa Occidentale – rivela Green – Subito dopo la morte di Nicholas, nel quarto trimestre del 1994, le donazioni si impennarono e nei successivi dieci anni sono cresciute anno dopo anno fino a triplicare. Non conosco nessun’altra nazione che abbia raggiunto un tale tasso di crescita e così tante migliaia di persone sopravvissute grazie ai trapianti”.

“Un incremento di tale portata deve avere molteplici cause, inclusi i rapidi progressi della medicina, la dedizione di un’armata di professionisti del settore sanitario e volontari, il supporto della Chiesa e delle autorità civili. Ma appare chiaro che la storia di un bambino ha cambiato il modo di pensare di milioni di persone”. Il 12 settembre Green inaugurerà un giardino intitolato al figlio, il centesimo luogo in Italia che porta il nome di Nicholas.

Il giorno successivo, a Bientina (Pisa), terrà un discorso durante la Partita del Cuore fra Nazionale Italiana Trapiantati e medici ed infermieri dei tre centri trapianti della Toscana. Il 14 settembre, a Bologna, visiterà il Parco Nicholas Green con rappresentanti del mondo politico, della sanità e associazioni di volontariato. Il 15 si trasferirà a Roma dove, il 17, inaugurerà, col sindaco Ignazio Marino, il Parco Nicholas Green al cui interno c’è una scuola.

Il 18 sarà a Cassino (Frosinone) per l’inaugurazione di una stele dedicata a Nicholas con il tema “La vita dalla morte” nella Piazza Nicholas Green. Il 20 settembre, a Galatina (Lecce), terrà un discorso alla conferenza dei Nefrologi pugliesi. In Calabria Reginald Green arriverà il 21 settembre ed il 22, a Reggio, avrà un incontro con il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico e parteciperà ad un evento nella sala dove è posta la scultura “Gli Uccelli”, donata dalla famiglia Green e realizzata dalla fusione di armi da fuoco confiscate dalla polizia. Il 23 settembre terrà una conferenza Stampa al Policlinico di Messina, dove Nicholas morì, con il team medico dell’ospedale, mentre il 24, a Siena, terrà un discorso alla cerimonia inaugurale della Conferenza nazionale della Società italiana dei trapianti.

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