Cerchi casa? Occhio alla “truffa dell’anticipo” | I rischi degli affitti “a buon mercato” /VIDEO

di Maria Teresa Camarda

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Cerchi casa? Occhio alla “truffa dell’anticipo” | I rischi degli affitti “a buon mercato” /VIDEO

| martedì 16 Settembre 2014 - 19:09

State cercando casa in affitto? Impazzite tra le inserzioni per trovare quella più economica? “Occhio a quando sembrano troppo a buon mercato e si chiede un anticipo in assenza del proprietario!”, avvisa Agente Lisa, l’account social della Polizia di Stato, che avverte dell’esistenza della “truffa dell’anticipo”, che circola in ambito immobiliare.

“La tipologia è più o meno questa: il proprietario dell’appartamento – spiega la polizia – si trova all’estero, le chiavi di casa le ha solo lui, ma le potrebbe spedire per corriere a chi è interessato a prendere in affitto casa sua, previo però… un anticipo! L’anticipo di una mensilità di affitto come cauzione cautelativa al reale impegno contratto con un ipotetico proprietario assente. Non avrebbe nessuna necessità di quell’anticipo eh, si badi bene, è solo perché ha già avuto in precedenza delle ‘buche’, e ora ha deciso di prendere precauzioni, tutto qui… E per vederlo l’appartamento? ‘È come si vede nelle foto’, è la risposta furbetta. …è questa la truffa dell’anticipo!”.

Proprio in questo genere di truffa stava per incappare S.C., una giovane siciliana trasferitasi a Roma per motivi di lavoro, che ha deciso di raccontarci la sua disavventura proprio per far conoscere a tutti il rischio che si corre cercando casa in affitto.

È una variante della più conosciuta “Truffa nigeriana”, chiamata così perché inizialmente erano soprattutto bande provenienti dalla Nigeria che inviavano email con delle proposte molto allettanti. Nel messaggio c’era la richiesta di aiuto da parte di uno sconosciuto che, per sbloccare un’ingente somma di denaro in banca, aveva bisogno che qualcuno gli facesse da prestanome. La ricompensa consisteva in una grande quantità di denaro, ma per riceverlo bisognava prima pagare le spese notarili, che dovevano essere anticipate dalla vittima della truffa.

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