Renzi scrive agli iscritti del Pd: | “Troviamo le soluzioni contro le ingiustizie”

di Redazione

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Renzi scrive agli iscritti del Pd: | “Troviamo le soluzioni contro le ingiustizie”

| sabato 20 Settembre 2014 - 19:49
“Carissime democratiche, carissimi democratici”, questo è l’esordio della lettera che Matteo Renzi ha inviato agli elettori del Pd al termine delle Feste dell’Unità di tutta Italia. Una lettera che arriva durante la polemica tra il premier e la Cgil e che vuole chiarire le promozioni del Pd: “Il risultato del 25 maggio – con quello squillante 40,8% – impone a tutti noi di essere all’altezza di una grande responsabilità: ridare fiducia all’Italia e agli italiani. Tocca a noi, nessuno si senta escluso».
Poi Renzi fa l’elenco puntuale delle riforme-chiave del governo: scuola, fisco e lavoro. “L’Italia sta cambiando molto. Dalle riforme istituzionali e costituzionali fino alla giustizia, passando per il terzo settore e la politica estera, dove il successo della nomina di Federica Mogherini costituisce un motivo di orgoglio e speranza per ciascuno di noi. In questi mesi stiamo lavorando moltissimo. E ormai siamo al momento finale di discussioni che pure erano state bloccate per anni come quella su una legge elettorale in grado di assicurare un vincitore certo o la riforma costituzionale che sono già alla seconda lettura e che dovranno essere affrontate senza indugio dal parlamento in queste settimane. Perché se la politica cambia se stessa e dà il buon esempio, poi, tutto è più semplice”.

“Il 29 settembre presenterò in direzione nazionale il Jobs Act”, ricorda il premier “Dobbiamo attirare nuovi investimenti, perché senza nuovi investimenti non ci saranno posti di lavoro e aumenteranno i disoccupati. Ma dobbiamo anche cambiare un sistema ingiusto che divide i cittadini in persone di serie A e di serie B e umilia i precari. Chi oggi difende il sistema vigente difende un modello di diseguaglianze dove i diritti dipendono dalla provenienza o dall’età. Noi vogliamo difendere i diritti di chi non ha diritti. Quelli di cui nessuno si è occupato fino ad oggi”.

“Bloccare l’emorragia dei posti di lavoro e tornare a crescere, semplificare il fisco pagando meno (ma pagando tutti, finalmente!) e, prima di tutto, investire sull’educazione e sulla scuola: questa è la nostra sfida», continua Renzi. Ci hanno detto che siamo di destra per questo. Ci hanno paragonato ai leader della destra liberista anglosassone degli anni Ottanta. A me hanno insegnato che essere di sinistra significa combattere un’ingiustizia, non conservarla. Davanti a un problema c’è chi trova soluzioni provando a cambiare e chi organizza convegni lasciando le cose come sono. Anche nel nostro partito c’è chi vuole cogliere la palla al balzo per tornare agli scontri ideologici e magari riportare il PD del 25%. Noi no. Noi siamo qui per cambiare l’Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna. O almeno ci prova”.

 

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