Veronesi lascia l’Istituto europeo di oncologia | “Un gesto di responsabilità e amore”

di Redazione

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Veronesi lascia l’Istituto europeo di oncologia | “Un gesto di responsabilità e amore”

| lunedì 22 Settembre 2014 - 18:21

Umberto Veronesi ha lasciato l’incarico di direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia, fondato lui stesso a Milano 20 anni fa. La decisione, è stata presa nel consiglio di amministrazione dell’istituto. Gli succede Roberto Orecchia, già direttore della radioterapia all’Ieo, Veronesi sarà direttore scientifico emerito.

“In occasione della ricorrenza dei vent’anni dell’Istituto, riflettendo sullo sviluppo atteso nel prossimo futuro – scrive Veronesi in una nota – che si prospetta molto intenso, ho pensato che fosse giusto rinnovare i vertici della Direzione Scientifica, come mio atto di responsabilità personale e amore verso lo Ieo. Ho quindi deciso e proposto al Consiglio di Amministrazione di designare Roberto Orecchia come Direttore Scientifico e Pier Giuseppe Pelicci come Direttore della Ricerca, due persone entrate nell’Istituto 20 anni fa. In un futuro prossimo entrerà a far parte della Direzione Scientifica anche una nuova figura dedicata agli studi trasnazionali, per dare ulteriore impulso all’integrazione fra ricerca e clinica, che e’ da sempre un nostro obiettivo prioritario e un nostro punto di forza”.

Con la nuova squadra della Direzione Scientifica “continuerò quindi ad impegnarmi per la salvaguardia e la promozione dei principi e dei valori che hanno ispirato lo Ieo fin dalla sua costituzione – ha concluso l’oncologo – e ne hanno sempre fatto un unicum: umanità e scientificità, vale a dire amore empatico per i pazienti e fiducia nella ricerca”.

”Non posso che ringraziare il professor Veronesi per tutto quello che ha dato all’Italia e alla ricerca, ai milioni di pazienti e di donne in tutto il mondo”, ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “È stato veramente l’uomo che ha rappresentato meglio di tanti altri l’immagine che il cancro si può vincere – ha detto Lorenzin, a margine di un incontro informale dei ministri della salute europei – e quindi come ministro, avendo ricoperto dopo tanti anni il suo stesso ruolo, ovviamente con competenze diverse, non posso che fare un grande augurio al professore e ringraziarlo a nome di tantissime donne italiane”.

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