Ello, arriva l’anti-Facebook senza pubblicità | Ma ha qualcosa da nascondere?

di Francesco Reina

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Ello, arriva l’anti-Facebook senza pubblicità | Ma ha qualcosa da nascondere?

| martedì 30 Settembre 2014 - 10:43

Si chiama Ello ed è un nuovo social network che vuole schiacciare l’occhiolino a Facebook.

“Tu non sei un prodotto”: il sito si introduce all’utente in questo modo, un modo per sfidare a viso aperto il colosso di Zuckerberg. Principale obiettivo di Ello è infatti quello di contrastare il tracciamento dei dati che, seppur in forma “anonima”, avviene con Facebook.

“Il tuo social network è controllato dagli inserzionisti. Ogni post che condividi, ogni nuova amicizia e ogni link: tutto è tracciato, registrato e convertito in dati. Le informazioni vengono acquistate dagli inserzionisti per poterti rifilare più pubblicità. Il prodotto, che viene comprato e venduto, sei tu. Noi crediamo che ci sia un modo migliore – si legge ancora – Crediamo nell’audacia. Crediamo nella bellezza, nella semplicità e nella trasparenza. Crediamo che un social network sia uno strumento per dare potere agli utenti. Non un posto per ingannare, obbligare e manipolare. Ma per connettere, creare e celebrare la vita”.

Ello si presenta con una grafica minimale, che concede più spazio alle foto che al testo, per regalare un’esperienza più pulita ed elegante: “L’interfaccia è completamente visuale, molto semplice e non ci sono menù nidificati – ha spiegato Paul Budnitz, cofondatore del social network, in un’intervista a BetaBeat – C’è una funzione che indica la provenienza e permette di scoprire chi ha creato una foto, un’immagine, o chi l’ha postata per prima. Risolvendo così quello che è diventato un grosso problema per le persone che creano contenuti, e vedono il loro lavori circolare sul web senza essere accreditati. Fondamentalmente, l’abbiamo costruito per gente come noi”.

Oltre 31 mila iscrizioni all’ora, tutte sotto invito, e, tra queste, la maggior parte provengono da persone omosessuali: è infatti iniziato una sorta di esodo da Facebook in seguito alla disattivazione di suoi profili di “drag queen”, che usavano un nome d’arte al posto di quello vero. Nonostante ciò fosse coerente con le politiche di lotta all’anonimato di Zuckerberg, la comunità lgbt non c’è stata: “Abbiamo seguito la vicenda nei giorni scorsi. Ello dà il benvenuto alla comunità lesbica e gay e siamo felici di vedere che così tante persone hanno deciso di trasferirsi da noi”, ha proseguito Paul Budnitz.

La presentazione non lascia alcun dubbio sulla sua natura “alternativa”, ma c’è una legge sul web che recita: “Se non stai pagando per un prodotto, il prodotto sei tu”.

Ma se non stai pagando per iscriverti, e “tu non sei il prodotto”, c’è qualcosa che non torna. Le soluzioni sono due: Ello potrebbe basarsi sulla formula freemium, che consiste nel rilascio progressivo di servizi a pagamento, oppure ha in realtà qualcosa da nascondere e che è possibile scovare cercando bene tra i termini e le condizioni d’utilizzo.

È arrivato l’anti-Facebook? No, probabilmente sarà soltanto uno dei portali dall’effimera fama che rimarrà nel dimenticatoio nell’arco di qualche mese.

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