Blue Sea Land: “La cooperazione transnazionale | unica via per la pace nel Mediterraneo”

di Redazione

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Blue Sea Land: “La cooperazione transnazionale | unica via per la pace nel Mediterraneo”

| domenica 12 Ottobre 2014 - 11:24

 “Gli strumenti comunitari per la gestione delle politiche costiere e le relazioni di cooperazione transnazionale nel mediterraneo e nell’africa”, questo il tema del convegno tenutosi ieri mattina nell’aula consiliare “31 marzo 1946” di Mazara del Vallo nell’ambito Blue Sea Land 2014, l’Expo delle eccellenze agro-ittiche-alimentari del Mediterraneo,  Africa e Medioriente allargato; a moderare l’incontro è stata Metis Di Meo, conduttrice  televisiva Rai.

Dario Cartabellotta, Dirigente Generale Dipartimento Regionale della Pesca  Mediterranea, Regione Siciliana ha dichiarato: “L’esperienza dei mestieri del mare non è scritta nei trattati scientifici, Expo 2015non è centrato sulla tecnologa ma sulla nutrizione ed ambiente, finalmente ci occupiamo di cibo, cioè di terra e di mare di e di questo  parleremo nel cluster biomed, quando saremo assieme con altri 11 paesi al centro la Sicilia  e attorno i paesi rivieraschi con le produzioni e le singole identità. Oggi c’è un dibattito in  corso, i pescatori non vogliono le trivelle che ricadono nelle zone 16 e 15 dove si sta  ripopolando il mare di specie pregiate come il gambero rosa ed i pelagici: o si pesca o si  cerca petrolio”.

È intervenuto l’Ambasciatore del Marocco in Italia, S.E. Hassan Abouyoub:  “Il Marocco e il primo paese africano per la pesca grazie alle riserve della costa atlantica.  Non c’è conflittualità ma complementarietà strategica in terra ed in mare. Oggi dobbiamo  pensare ad un mediterraneo allargato sino al Sael, per un nuovo modello di cooperazione  visto che l’approccio stabilito dal trattato di Barcellona “costa nord sud” è fallito dobbiamo  guardare più ai fratelli che devono ricostruire i loro Paesi ed aprire un nuovo dialogo con  l’Africa subsahariana  Roderick Galdes, Segretario di Stato della Pesca di Malta:

“Il Mediterraneo è  stato diviso in due grandi bacini est e ovest ma oggi dobbiamo rinforzare la  cooperazione”.  Lo stesso appello ha fatto il Ministro per la pesca del Costa d’Avorio, Kobenan  Kouassi Adjoumani, che ha spiegato che il suo Paese è il primo esportatore di tonno in  Italia, Spagna e Francia: “Vi è una filiera di pesca e trasformazione –ha spiegato- con  migliaia di addetti di cui molte donne che funziona grazie ad un accordo di parte arrivato  con l’UE, che va ridiscusso, ma è migliorato negli aspetti commerciali”.

L’Assessore all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della  Regione Siciliana. Ezechia Paolo Reale ha sottolineato: “Il collante storico tra i popoli del  Mediterraneo è stata l’amicizia e la Sicilia ha sempre guardato al mare come un bene  comune, solo la pace consentirà la crescita. C’è un filo conduttore tra Blu Sea Land e l’Expo Milano 2015: questa è la dieta mediterranea con i suoi pilastri: olio, grano e vino ma anche il pesce e la nostra antica cultura del mare di cui Mazara del Callo è il centro”  Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF) ha concluso i lavori: “L’Italia presidente di turno UE tornerà ad occuparsi di Mediterraneo con le nuove risorse del Feamp 2020, il fondo per la pesca, abbiamo stanziato 100 milioni destinati alla ricerca ed alla raccolta di dati per favorire l’innovazione, ma la vera novità sarà il sostegno alla pesca artigianale”.

Infine il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca ha riunito i rappresentanti dei Paesi che hanno partecipato ai lavori del convegno ed un corteo con in prima fila l’Imam della grande moschea della Capitale, Muhammad Hassan Abdulghaffar, ed il capo della comunità Bektashi dell’Albania, Baba Mondi, hanno raggiunto lo stand in piazza della Repubblica del MIPAAF.

I due religiosi insieme al Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, Mons. Domenico Mogavero, ed al Rabbino Capo della Comunità Ebraica Siciliana, Stefano Di Mauro-Itzaak, questo pomeriggio alle 17, presso il piazzale San Francesco (tra la Chiesa S. Francesco e la Moschea Ettakwa) reciteranno l’invocazione rotariana, una preghiera comune per la pace che travalica le differenze fra i popoli, culture e religioni diverse.

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