In centomila per la Marcia della Pace | Il motto: “Cento anni di guerre bastano”

di Redazione

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In centomila per la Marcia della Pace | Il motto: “Cento anni di guerre bastano”

| domenica 19 Ottobre 2014 - 09:53

Oltre centomila persone hanno preso parte alla Marcia della Pace Perugia- Assisi. Ad aprire il corteo una grande bandiera con i colori dell’iride “Cento anni di guerre bastano”, il tema scelto per l’edizione 2014. In marcia molti gonfaloni degli enti locali italiani. Tra i marciatori anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la vice presidente della Camera, Marina Sereni e il sindaco di Perugia, Andrea Romizi.

Alla partenza, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale umbro Eros Brega, e Don Luigi Ciotti. Molte le bandiere con i colori dell’iride e cartelli che richiamano il tema dei diritti. La partenza è stata preceduta dal suono di cento esplosioni diffuso dagli altoparlanti.

“Cento colpi – ha detto l’organizzatore della Marcia della Pace, Flavio Lotti – che scandiscono cento anni di guerre, con tante stragi che anche oggi ci sono nel mondo. Siamo qui perché non vogliamo più vedere vittime”. Riguardo alla partecipazione alla marcia, Lotti ha detto “siamo tantissimi, decine di migliaia”.

“Oggi – ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini – siamo qui per dire che la pace è un valore importante e per dirlo tanto più in un tempo in cui i venti di guerra sono tutti intorno a noi”.

“Vediamo le conseguenze della guerra tutti i giorni – ha proseguito – sono tante le persone che rischiano la vita in mare, fuggono da Paesi in guerra e chi accetta la roulette russa del Mediterraneo è quasi sempre perché non ha il privilegio di avere la pace a casa propria e quindi sono loro le prime vittime del terrorismo, del fanatismo e della violenza”.

“Sono felice di essere qui – ha inoltre sottolineato Laura Boldrini – è un popolo bellissimo ed è come stare in una parte di Italia che crede nei valori della fratellanza e della pace e che dice no alla guerra”. “Non potevo mancare in questo ruolo e quindi ci tenevo ad esserci”, ha aggiunto. “Un popolo che dice anche – ha osservato – no alla guerra in nome di Dio: una strumentalizzazione inaccettabile contro la quale tutti quanti ci dobbiamo schierare capendo bene che oggi i primi ad essere colpiti da questo uso strumentale di Dio sono proprio coloro di fede musulmana che sono guardati in cagnesco da chi vede in loro potenziali terroristi”.

Anche il Papa ha voluto mandare un messaggio a quanti oggi hanno partecipato alla marcia. Papa Bergoglio ha auspicato che “la manifestazione susciti sempre più vivo impegno nella diffusione della cultura della solidarietà, ispirata ai valori morali e al servizio della persona umana e del bene comune, invoca la materna protezione della vergine santa e di San Francesco d’Assisi, e di cuore invia ai presenti tutti la benedizione apostolica”.

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