Incendio la notte scorsa all’interno dell’ex Casa del rifugio situata sul lungomare di Bari. Due piani della struttura, occupata da un centinaio di migranti, sono andati in fumo. Sono stati registrati danni ingenti ma per fortuna nessuna vittima.

L’ex convento di Santa Chiara, al centro di numerose polemiche a causa dell’occupazione, è stato evacuato per tutta la notte. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri di Bari.

Solo poche ore prima era intervenuta la polizia municipale perché un nigeriano di 32 anni aveva cominciato a inveire contro i suoi compagni. Gli agenti lo avevano convinto ad andare al pronto soccorso per farsi visitare. Due ore dopo però l’uomo è tornato all’ex convento di Santa Chiara, continuando con le minacce ai compagni.

Subito è scoppiata una lite, fino a quando la situazione è degenerata e il nigeriano ha appiccato il fuoco. Dato il trambusto precedente, gli ospiti della struttura erano già tutti svegli e hanno potuto mettersi in salvo e chiamare i soccorsi.

Il nigeriano 32enne è stato portato nella caserma di via Tanzi dei carabinieri e arrestato. Sono in corso ulteriori indagini per stabilire cosa è successo. E sebbene la struttura non sia stata dichiarata agibile, diversi migranti sono tornati ad occupare i piani rimasti intatti.