“Ho abortito per un colpo di manganello” | Ma per i medici non ci sarebbe nessun nesso

di Redazione

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“Ho abortito per un colpo di manganello” | Ma per i medici non ci sarebbe nessun nesso

| sabato 22 Novembre 2014 - 08:50

Rischia di essere sempre più tesa la situazione a Milano dove da giorni si registrano ostilità e scontri tra occupanti abusivi di abitazioni e forze dell’ordine. È in questo scenario che si inserisce la storia di una donna, incinta di sei mesi che ha perso il proprio bambino.

La donna, occupante abusiva di una casa in zona Corvetto, ha raccontato di aver perso il bimbo che portava in grembo a causa di un colpo con un manganello che avrebbe subito nel corso degli scontri che si sono verificati martedì nella zona di via Ravenna, dopo lo sgombero dei centri sociali “Corvaccio” e “Rosanera”.

La Procura di Milano, con il pm di turno Gianluca Prisco e il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, sta seguendo direttamente il caso e, come è stato chiarito, “sono in corso accertamenti che saranno seri, rigorosi e scrupolosi”.

Intanto, fonti ospedaliere spiegano che non ci sarebbe un nesso di causalità tra la presunta manganellata ricevuta e l’aborto. I medici che hanno visitato la donna, infatti, non avrebbero riscontrato lesioni o ematomi compatibili con un colpo di manganello e tali da determinare la perdita del bambino.

La donna, 37 anni, di origine romena e assistita dall’avvocato Eugenio Losco, è stata ascoltata dal pm Prisco nell’ambito del fascicolo che è stato aperto sulla vicenda. L’aborto spontaneo si è verificato la scorsa notte e l’ospedale Mangiagalli, anche sulla base di quanto affermato dalla paziente, ha inviato subito il referto medico alla Procura.

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