Papa Francesco in preghiera alla Moschea Blu | “Unità tra i credenti non significa omologazione”

di Redazione

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Papa Francesco in preghiera alla Moschea Blu | “Unità tra i credenti non significa omologazione”

| sabato 29 Novembre 2014 - 10:52

Continua la visita di Papa Francesco in Turchia. Dopo Ankara, il Pontefice è arrivato ad Istanbul, e si è recato nella Moschea Sultan Ahmet, conosciuta anche come Moschea Blu. Ad accoglierlo sull’ingresso è stato il Gran Muftì. Bergoglio entrando si è tolto le scarpe e una volta dentro ha pregato per qualche minuto con la testa bassa e le mani giunte.

Nella Moschea Blu, 2006 Benedetto XVI sostò nel novembre in silenziosa preghiera con un gesto che contribuì a placare le roventi polemiche seguite alla lectio tenuta due mesi prima a Ratisbona.

Il Pontefice subito dopo ha visitato Santa Sofia, la basilica trasformata in moschea dopo la conquista di Costantinopoli nel 1453 e poi convertita in museo.

“Chiedo all’Altissimo di guidare sempre i cuori dell’umanità sulla via della verità, della bontà e della pace”. Dopo la preghiera silenziosa nella Mosche Blu, Papa Francesco ha scritto di suo pugno questa frase nel Libro d’oro della ex cattedrale di Bisanzio. Il Papa ha citato il salmo 83: “Quam dilecta tabernacula tua”, e ha aggiunto: “contemplando la bellezza e l’armonia di questo luogo sacro, la mia anima si eleva all’Onnipotente, fonte ed origine di ogni bellezza”.

L'”unità tra i credenti” non è “uniformità”, né “omologazione”, ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa celebrata nella cattedrale cattolica dello Spirito Santo. “Lo Spirito Santo è lo Spirito di unità, che non significa uniformità – ha aggiunto -. Solo lo Spirito Santo può suscitare la diversità, la molteplicità e, nello stesso tempo, operare l’unità”.

“Quando siamo noi a voler fare la diversità e ci chiudiamo nei nostri particolarismi ed esclusivismi – ha proseguito -, portiamo la divisione; e quando siamo noi a voler fare l’unità secondo i nostri disegni umani, finiamo per portare l’uniformità e l’omologazione”.

“Se invece ci lasciamo guidare dallo Spirito – ha aggiunto -, la ricchezza, la varietà, la diversità non diventano mai conflitto, perché Egli ci spinge a vivere la varietà nella comunione della Chiesa”. Il Papa ha quindi ribadito che “lo Spirito Santo fa l’unità della Chiesa: unità nella fede, unità nella carità, unità nella coesione interiore. La Chiesa e le Chiese sono chiamate a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, ponendosi in un atteggiamento di apertura, di docilità e di obbedienza”.

Una curiosità: Serra Yilmaz, una delle attrici preferite di Ferzan Ozpetek, collabora al viaggio del papa in Turchia in qualità di traduttrice. A rivelarlo è il quotidiano Today’s Zaman, che nella sua prima pagina di oggi lamenta che la stampa indipendente non è stata ammessa ieri nel Palazzo Presidenziale di Ankara dove Recep Tayyp Erdogan ha ricevuto Bergoglio.

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