Non mancherà il pesce sulle tavole italiane | Durante le feste saranno spesi 800 milioni

di Redazione

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Non mancherà il pesce sulle tavole italiane | Durante le feste saranno spesi 800 milioni

| martedì 23 Dicembre 2014 - 11:45

Circa 800 milioni di euro saranno spesi per acquistare il pesce durante tutte le festività del Natale, con il giorno della vigilia che fa registrare il consumo più elevato dell’anno. È quanto stima ImpresaPesca Coldiretti nel sottolineare l’arrivo di novità per la tradizionale cena a base di pesce della vigilia di Natale, perché scatta l’obbligo di indicare dove è stato pescato e con che attrezzo è stato catturato il pesce venduto in mercatini e supermarket, mentre per quello allevato andrà messo in etichetta il paese d’origine.

Per il pesce, andrà specificato il metodo di produzione, il tipo di attrezzo oggetto della cattura e la zona di cattura o di produzione, per effetto congiunto delle norme relative all’etichettatura per la messa in commercio dei prodotti ittici e di quelle sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Novità anche per quanto riguarda le informazioni sul pesce congelato, con l’obbligo di indicata la data di congelamento.

Per non cadere nelle trappole del mercato e garantirsi comunque una tavola di qualità Made in Italy la Coldiretti propone due menu low cost e interamente tricolori per quattro persone.

Il primo, a base di pesce pescato sulle nostre coste, vede come antipasto alici marinate e lumache di mare (6 euro) e sauté di cozze e vongole (5 euro). Per primo, spaghetti o tagliatelle con polpa di granchio fresco (10 euro), mentre il piatto forte è rappresentato dalla zuppa o brodetto di pesce (9 euro) fatto di triglie, calamari, moli, tracine, seppie, canocchie e gallinelle. Ma è possibile anche portare in tavola un menu italiano al cento per cento scegliendo il pesce proveniente dagli allevamenti di acquacoltura. Entrambi i menu, sottolinea Coldiretti, prevedono una spesa complessiva di 30 euro.

La top-ten delle produzioni è guidata dalle alici, seguite da vongole, sardine, naselli, gamberi bianchi. Eppure 3 piatti di pesce su 4 che si consumano in Italia sono stranieri, soprattutto per quello servito al ristorante dove Impresapesca Coldiretti chiede venga introdotta anche l’indicazione della provenienza nei menu.

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