Samp, è il giorno di Eto’o: “Se Ferrero sogna lo scudetto, io realizzerò i suoi sogni”

di Redazione

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Samp, è il giorno di Eto’o: “Se Ferrero sogna lo scudetto, io realizzerò i suoi sogni”

| giovedì 29 Gennaio 2015 - 13:51

Il pezzo pregiato del mercato sampdoriano, Samuel Eto’o, si è presentato ai suoi nuovi tifosi. Tra ricordi, riflessioni sul presente e sogni per il futuro, l’esperto attaccante camerunense fa già parlare di sè: “Sarò un leader nell’ombra. Nello spogliatoio porterò la voglia di vincere e crederci. Lo scudetto? Ferrero può sognare e io ho sempre realizzato i miei sogni“.

“Se mi aspetto di scendere in campo con il Torino? Si, volere è potere – dichiara Eto’o nel corso della conferenza stampa in corso all’acquario di Genova – I miei sogni? Non ho parlato in maniera precisa di un sogno, nel calcio ci sono gli obbiettivi e il nostro è quello di vincere. Le ambizioni del club non credo fossero quelle di arrivare al terzo posto, la Sampdoria non era costruita per il terzo posto, ma siamo lì e ci proviamo sino all’ultimo“.

Un campionato in grande difficoltà, ecco come vede Eto’o la Serie A a quattro anni di distanza dal suo addio all’Inter: “Ero già venuto qui a Marassi con l’Inter. Ci ho anche segnato, ma ora sono qui per difendere questa maglia. Quando sono venuto qui, 4 anni fa all’Inter, tanti campioni se ne andavano via dal calcio italiano e abbiamo visto quale è stato il risultato con l’Inter con cui ho vinto tutto“.

C’è un momento di crisi, una particolare situazione economica – spiega – ma ci sono tanti giocatori che si muovono tra i vari campionati. Il calcio è quello che rimane sul campo.Io spero che magari la Samp vincerà tutto e non si parlerà di crisi come se ne sta parlando adesso. Quando sono arrivato c’erano giocatori come Kakà, Sheva, Ibrahimovic che stavano lasciando il campionato italiano, ma poi abbiamo vinto tutto con l’Inter anche a livello europeo”.

Per il neo attaccante sampdoriano, l’addio alla Premier non pesa così tanto: “Ringrazio tutti, ma l’Italia è il mio secondo paese. Sono felice di essere qui. Il film? Il presidente Ferrero non è obbligato a farlo, a me interessa soprattutto il campo. Il mio numero è il 9 – chiosa Eto’o – ma lo ha mio fratello Stefano Okaka. Per cui ho scelto il 99, come all’Anzhi. Soprannomi?! Sceglieteli voi, io aspetto il campo”.

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