Roma-Juve, Allegri: “Così non va”. Garcia fiducioso: “Ripartiamo dagli ultimi 20′”

di Redazione

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Roma-Juve, Allegri: “Così non va”. Garcia fiducioso: “Ripartiamo dagli ultimi 20′”

| lunedì 02 Marzo 2015 - 23:45

Sono contento dei primi 70′, poi dopo il vantaggio abbiamo smesso di giocare. Come usciamo dal campo? Arrabbiati”. Non usa giri di parole Massimiliano Allegri, tecnico bianconero, nel post partita di Roma-Juve. “Sicuramente è un passo avanti, nove punti sono importanti con lo scontro diretto a favore – osserva – ma dobbiamo ricominciare a vincere in trasferta perché è già la terza volta che non vinciamo fuori casa”.

Guai però a parlare di scudetto già in tasca: “Mancano ancora molti punti. In ogni caso, per come si era messa la partita, dispiace essere usciti dal campo con un pareggio rischiando persino di perderla. Ci capita troppo spesso ultimamente di perdere lucidità nel finale. Di recente abbiamo preso troppi gol e la gestione della palla andava fatta molto meglio, perciò anche se avessimo vinto, e sarebbe stato molto meglio, non sarei stato comunque contento per il finale”.

La nota positiva si chiama, ancora una volta, Carlos Tevez: “Si è allenato sulle punizioni, visto che Pirlo non c’era. È un giocatore straordinario. Il nostro è stato un calo fisico? Non credo, perché il loro gol è scaturito da una giocata forzata. Quando scateni la velocità della Roma, è normale andare in difficoltà. Gli altri prendono coraggio e a quel punto giocare in undici o in dieci non conta nulla”.

Non può dirsi pienamente soddisfatto, ma per Garcia non si può fare a meno di vedere il bicchiere mezzo pieno: “È stata una partita molto tattica. I due gol di oggi, non a caso, sono arrivati proprio da palle da fermo. La nostra reazione è stata eccezionale perchè giocare con un uomo in meno e in svantaggio e fare quel finale di gara significa che la Roma è viva“.

La mia squadra non giocava certo per fare un pareggio in casa – prosegue il tecnico giallorosso – anche se affrontava la prima in classifica. Abbiamo messo due centrocampisti e un attaccante, tenendo la difesa alta, prendendo dei rischi riuscendo a renderci pericolosi. I giocatori che sono entrati sono stati bravissimi, sia Iturbe che Nainggolan, oltre a Florenzi. Quanto al discorso scudetto, dico solo che ci sono ancora della partite da giocare“.

 

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