I due anni di pontificato di Francesco | Dall’impegno per la pace all’aiuto per i poveri

di Stanislao Lauricina

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I due anni di pontificato di Francesco | Dall’impegno per la pace all’aiuto per i poveri

| giovedì 12 Marzo 2015 - 13:44

L’abbraccio a tre davanti al Muro del Pianto a Gerusalemme con il Rabbino e con il leader musulmano; la benedizione che Papa Francesco chiede al patriarca di Costantinopoli, davanti al quale Bergoglio si inchina, al termine della grande cerimonia nella cattedrale ortodossa a Istanbul, e il grande viaggio nelle Filippine, con i sei milioni di fedeli alla messa. Sono i tre momenti più significativi del secondo anno di pontificato di Papa Bergoglio, secondo il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. “Hanno rappresentato, rispettivamente, il momento del dialogo tra le religioni e la pace, la fraternità e il dialogo ecumenico per l’unità dei cristiani e la speranza dei fedeli di fronte al Papa”, ha spiegato il prelato.

Venerdì 13 marzo ricorrerà il secondo anniversario dell’elezione di Papa Francesco al soglio pontificio. Padre Lombardi ha rilasciato un’intervista a Radio vaticana per ripercorrere gli ultimi dodici mesi, segnati da momenti importanti, nella vita della chiesa e non soltanto. Turchia, Terra Santa, Filippine, ma anche Corea e Sri Lanka, Bergoglio ha privilegiato l’Asia, nei suoi viaggi pastorali. Un continente dove il cristianesimo è minoritario; perciò, spiega padre Lombardi, “questo orizzonte di evangelizzazione, di annuncio della salvezza di Cristo, per il futuro dell’umanità è particolarmente importante”.

Grande il lavoro del pontefice sul fronte del dialogo ecumenico, con gli ortodossi, con i pentecostali, ma anche con le comunità cristiane che non fanno parte delle Chiese classiche tradizionali. “Papa Francesco, con il suo modo originale di incontro personale ha aperto orizzonti e avviato strade estremamente significative. In un tempo in cui, come oggi, anche nell’equilibrio del mondo, le tensioni tra popoli, che sono anche connesse a problemi di carattere religioso, questo atteggiamento di dialogo, di dialogo pacifico, di incoraggiamento ad ogni forma di comprensione fra le religioni, è estremamente prezioso”.

“Papa Francesco, personalmente, direi che porta anche un suo contributo personale” nella ricerca del dialogo per la pace. Dei momenti in cui si è colta la capacità di presenza personale di Papa Francesco, sono stati la “preghiera per la pace”, dopo il viaggio in Terra Santa, con l’invito personale a pregare insieme per il presidente di Israele e il presidente dell’Autorità palestinese, qui in Vaticano o quando il presidente Obama e il presidente Raul Castro hanno ringraziato Papa Francesco per il suo contributo al rinnovamento delle relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba.

Va avanti con un suo ritmo regolare di riflessione, di consultazione, il cammino della riforma della Curia vaticana e quello del Sinodo della famiglia. “Questo rinnovamento del Sinodo come metodo di messa in cammino della comunità della Chiesa più ampia, che poi giunge a maturare negli incontri dei vescovi, sia uno degli aspetti importanti con cui Francesco vede il suo servizio alla Chiesa”, spiega padre Lombardi.

Il direttore della sala stampa, infine, ha affrontato il tema dei poveri e della difesa della dignità umana. “Francesco manifesta una grande attenzione e ha portato anche all’attenzione pubblica tanti aspetti significativi per la dignità della persona umana: i problemi dei migranti, dei rifugiati, i problemi delle nuove schiavitù, i problemi del traffico di organi e di persone umane, i problemi dell’emarginazione degli anziani o dei malati … Ecco, sono tutte cose che si vede che gli stanno a cuore e che lui richiama con grande spontaneità, con gesti e con parole. La creazione di una Commissione per la tutela dei minori testimonia l’attenzione del Papa per il tema degli abusi sui minori, “un passo avanti importante nella continuità con l’impegno di Papa Benedetto, ma con un suo allargamento di orizzonte”.

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