A febbraio persi 44 mila posti di lavoro | L’Istat gela gli entusiasmi del governo

di Redazione

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A febbraio persi 44 mila posti di lavoro | L’Istat gela gli entusiasmi del governo

| martedì 31 Marzo 2015 - 10:40

L’Istat raffredda gli entusiasmi del governo e della maggioranza sulla ripresa dell’occupazione e segnala a febbraio un calo dello 0,2% del numero degli occupati, con una perdita di 44 mila posti di lavoro. Anche se l’istituto di statistica precisa che si tratta di dati provvisori.

Proprio nei giorni scorsi, il ministro del Lavoro, Poletti, e il presidente del Consiglio avevano parlato di un boom dei nuovi contratti a tempo indeterminato, ma dopo la crescita del mese di dicembre e la sostanziale stabilità di gennaio, c’è stata la nuova frenata, a febraio. Il tasso di occupazione, pari al 55,7%, cala nell’ultimo mese di 0,1 punti percentuali. Rispetto a febbraio 2014, l’occupazione è cresciuta dello 0,4% (+93 mila) e il tasso di occupazione di 0,2 punti.

I disoccupati aumentano su base mensile dello 0,7% (+23 mila). Dopo il forte calo registrato a dicembre, seguito da un’ulteriore diminuzione a gennaio, a febbraio il tasso di disoccupazione sale di 0,1 punti percentuali, tornando al 12,7%, lo stesso livello di dicembre e di 0,2 punti più elevato rispetto a febbraio 2014. Nei dodici mesi il numero di disoccupati è cresciuto del 2,1% (+67 mila).

Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni mostra un lieve incremento nell’ultimo mese (+0,1%), rimanendo su valori prossimi a quelli dei due mesi precedenti. Il tasso di inattività si mantiene stabile al 36,0%, contro il 36,4% di febbraio 2014. Su base annua gli inattivi diminuiscono dell’1,4% (-204 mila).

Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo dicembre-febbraio l’occupazione è rimasta sostanzialmente stabile, mentre il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,4 punti percentuali, in larga misura per la risalita del tasso di inattività (+0,3 punti).

“I dati diffusi oggi dall’Istat -ha commentato Giuliano Poletti, ministro del Lavoro — confermano una valutazione che ho più volte ribadito, da ultimo anche ieri: in coda ad una crisi le cose tendono a non essere stabilizzate ed è immaginabile che ad una fase positiva possa seguire una flessione. Questa situazione non contraddice i segnali positivi come il consolidamento della ripresa della fiducia da parte di imprese e consumatori. I dati dell’Istat vanno incrociati con quelli comunicati dall’Inps sulla riduzione dell’utilizzo della cassa integrazione e con quelli che abbiamo tratto dalle comunicazioni obbligatorie, relativi ai mesi di gennaio e febbraio, che evidenziano una positiva crescita dei contratti a tempo indeterminato rispetto agli stessi mesi del 2014, che va nella giusta direzione di una stabilizzazione dei rapporti di lavoro”.

Immediata la reazione del segretario della Lega Nord, Salvini, e di Renato Brunetta, su twitter.

 

 

“I dati di oggi dell’Istat dimostrano ancora una volta che senza un patto tra il Governo, le parti sociali, le regioni, le istituzioni locali, le banche, tutte le forze responsabili del paese, non ci potrà essere un rilancio degli investimenti e nuova occupazione”. Lo sottolinea in una nota il Segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan.

Beppe Grillo affida a Facebook il suo commento

79mila nuovi contratti non sono nuovi assuntiI tecnici dell’istituto precisano che si tratta di dati non confrontabili…

Posted by Beppe Grillo on Martedì 31 marzo 2015

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