L’8 dicembre si apre il Giubileo della Misericordia | “Un momento di grazia per tutti i cristiani”

di Redazione

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L’8 dicembre si apre il Giubileo della Misericordia | “Un momento di grazia per tutti i cristiani”

| martedì 05 Maggio 2015 - 17:29

Il Giubileo della Misericordia si aprirà l’8 dicembre 2015 per concludersi il 20 novembre 2016. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa il  monsignor Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

>IL CALENDARIO DEGLI EVENTI

Nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, che permane come la carta programmatica del pontificato di Papa Francesco, un’espressione è sintomatica per cogliere il senso del Giubileo straordinario indetto lo scorso 11 aprile: “La Chiesa vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusiva” (Eg 24).

“È a partire da questo desiderio che bisogna rileggere la Bolla di Indizione del Giubileo Misericordiae vultus dove Papa Francesco delinea le finalità dell’Anno Santo”, ha affermato ancora Fisichella.

Le due date indicative saranno l’8 dicembre solennità dell’Immacolata Concezione che segna l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro e il 20 novembre 2016, Solennità di Gesù Cristo Signore dell’Universo, che costituisce la conclusione dell’Anno Santo. All’interno di queste due date si sviluppa un calendario di celebrazioni con differenti eventi.

“È bene ribadire da subito – ha sottolineato Fisichella – che il Giubileo della Misericordia non è e non vuole essere il Grande Giubileo dell’Anno 2000. Ogni confronto, quindi, è privo di significato perché ogni Anno santo porta con sé la sua peculiarità e le finalità proprie. Il Papa desidera che questo Giubileo sia vissuto a Roma così come nelle Chiese locali; questo fatto comporta un’attenzione particolare alla vita delle singole Chiese e alle loro esigenze, in modo che le iniziative non siano un sovrapporsi al calendario, ma tali da essere piuttosto complementari”.

Per la prima volta nella storia dei Giubilei, riferiscono dalla Santa Sede, viene offerta la possibilità di aprire la Porta Santa –Porta della Misericordia anche nelle singole diocesi, in particolare nella Cattedrale o in una chiesa particolarmente significativa o in un Santuario di particolare importanza per i pellegrini. Alla stessa stregua, è facile cogliere dalla Bolla di indizione altre caratteristiche che ne fanno un unico. Già il richiamo alla misericordia, comunque, rompe gli schemi tradizionali. La storia dei Giubilei si caratterizza per la scadenza dei 50 e dei 25 anni. I due Giubilei straordinari hanno rispettato la scadenza dell’anniversario della redenzione compiuta da Cristo (1933.1983). Questo è invece un Giubileo tematico. Si fa forte del contenuto centrale della fede e intende richiamare la Chiesa alla sua missione prioritaria di essere segno e testimonianza della misericordia in tutti gli aspetti della sua vita pastorale.

“Penso, da ultimo, al richiamo fatto da Papa Francesco all’Ebraismo e all’Islam per ritrovare proprio sul tema della misericordia la via del dialogo – ha continuato Fisichella –  e del superamento delle difficoltà che sono di dominio pubblico. Per non dimenticare, da ultimo, un ulteriore tratto di originalità è offerto dai Missionari della Misericordia. Papa Francesco darà loro il mandato il Mercoledì delle Ceneri con la celebrazione in san Pietro. I Missionari dovranno essere sacerdoti pazienti, capaci di comprendere i limiti degli uomini, ma pronti ad esprimere l’afflato del buon Pastore, nella loro predicazione e nella confessione”.

“Siamo convinti – conclude Fisichella –  che il tema della Misericordia con la quale Papa Francesco ha immesso la Chiesa nel cammino giubilare potrà essere un momento di vera grazia per tutti i cristiani e un risveglio per continuare nel percorso di nuova evangelizzazione e conversione pastorale che il Papa ci ha indicato”.

Come Papa Francesco ha scritto: “In questo Anno Giubilare la Chiesa si faccia eco della Parola di Dio che risuona forte e convincente come una parola e un gesto di perdono, di sostegno, di aiuto, di amore. Non si stanchi mai di offrire misericordia e sia sempre paziente nel confortare e perdonare. La Chiesa si faccia voce di ogni uomo e ogni donna e ripeta con fiducia e senza sosta: “Ricordati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre”.

 

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