Renzi “snobba” Confindustria e va da Marchionne | Squinzi non se le prende: “Qualcosa si muove”

di Maria Teresa Camarda

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Renzi “snobba” Confindustria e va da Marchionne | Squinzi non se le prende: “Qualcosa si muove”

| giovedì 28 Maggio 2015 - 17:06

Guerra fredda tra gli industriali e il premier Matteo Renzi. Nel giorno dell’assemblea di Confindustria, per quest’anno eccezionalmente a Milano all’Expo, il presidente del Consiglio diserta la riunione e si reca invece a Melfi, nella sede lucana di Fca, per incontrare l’ad Sergio Marchionne, che a Confindustria ha detto addio qualche tempo fa.

L’illustre assenza è stata notata ma nessuna polemica è stata montata sul caso, piuttosto sono state soltanto sussurrate. Polemiche a cui il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sembra non aver prestato orecchio: “Qualcosa e non poco si muove e sta cambiando. Le riforme avviate e alcune misure di politica economica adottate testimoniano del lavoro svolto dal governo e sono una cifra importante anche nell’impegno di Confindustria in favore delle imprese”.

“Il Governo ha fatto di tutto per fertilizzare il terreno: adesso sta a voi il compito, direi l’obbligo, di seminare”, ha risposto il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, che ha rappresentato l’Esecutivo all’assemblea degli industriali. “Questa volta il governo vi ha dato da subito le risposte che aspettavate”, ha aggiunto.

Renzi, intanto, a Melfi pensava all’acquisto di un’Alfa Romeo per sé, mentre nel giro in fabbrica, passando da un’unità ad un’altra, girava con Marchionne su una Jeep Renegade rosso fiammante. “Aspetto presto anche buone notizie per Cassino”, ha detto il premier. Poi, consapevole delle voci che iniziavano a circolare, ha detto: “Le polemiche ce le prendiamo tutte, ma l’Italia deve ripartire e noi andremo avanti, insieme a chi ci crede, perché il lavoro in Italia torni ad essere un diritto”. Il premier in fabbrica ha voluto incontrare i dipendenti che sono stati assunti o confermati dopo che l’azienda ha approvato il nuovo piano industriale, anche dopo gli accordi siglati con il Mise.

Anche Marchionne, ad di Fca, non è stato da meno: “Adesso che siamo fuori se la domanda è ‘se mi manca’, la risposta è no. C’è un grandissimo apprezzamento per Giorgio Squinzi come industriale ma l’appartenenza a Confindustria non la posso basare sull’amicizia che mi lega a lui”.

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