Sale a 1.700 il numero dei morti per l’ondata di caldo torrido (nei casi più gravi, anche oltre i 45 gradi) che negli ultimi giorni ha colpito parte dell’India. Nei soli stati di Andhra Pradesh e Telangana, le vittime oggi sono 414. E l’emergenza non sembra destinata ad arrestarsi: secondo il dipartimento indiano di meteorologia (IMD), il caldo record continuerà a colpire le regioni di Orissa, Andhra Pradesh, Telangana, Maharashtra, Jharkland, Madhya Pradesh e Chhattisgarh.

Questo smisurato aumento delle temperature è solo un riflesso di quanto accade nel resto del pianeta: il Centro per la Scienza e l’Ambiente di Nuova Delhi (CSE) riporta infatti che le temperature medie degli ultimi cento anni sono aumentate di circa 8 gradi, e lo scorso anno è stato uno dei più caldi mai registrati in India. Il caldo record potrebbe trovare le proprie cause “nel prolungato periodo di pioggia e freddo a febbraio e marzo“, afferma Arjuna Srinidhi, esperta del CSE.

Le prime regioni a essere colpite dalle alte temperature sono state Andhra Pradesh e Telangana, dove è morta la maggior parte delle vittime. La tendenza, secondo il Centro per la Scienza e l’Ambiente di Nuova Delhi, prevede un aumento di fenomeni come questo. Sempre l’esperta Arjuna Srinidhi, del CSE, aggiunge che “il periodo attuale di caldo record risulta più corto di quello del 2010, ma sta causando un maggior numero di morti“.