Dal restauro il riscatto per i giovani detenuti | Progetto della Gam per l’inclusione sociale

di Redazione

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Dal restauro il riscatto per i giovani detenuti | Progetto della Gam per l’inclusione sociale

| martedì 09 Giugno 2015 - 14:06

Far restaurare ad alcuni giovani detenuti alcune opere secondarie della Galleria d’arte moderna di Palermo che non hanno goduto di adeguati interventi conservativi per avviare un percorso di inserimento sociale. È lo scopo dell’iniziativa “Malaspina insieme per l’arte” portata avanti dalla Galleria d’arte moderna di Palermo in collaborazione con l‘istituto penale per i minorenni Malaspina e la ditta di restauro Ambra Giordano, con la consulenza tecnico – scientifica del professore Franco Palla del laboratorio di biotecnologia dell’Università di Palermo.

Il percorso formativo, esterno alla struttura penitenziaria e finanziato da Banca nuova, rientra nell’ambito di un progetto più articolato, intitolato “Gam bene comune”. “È stato avviato da alcuni mesi – spiega la direttrice della Gam, Antonella Purpura – con lo scopo di promuovere l’integrazione sociale e aprire il museo ai soggetti più disagiati facendone un luogo di vera crescita”. La galleria aderisce alla biennale “Arteinsieme 2015”.

“La vicinanza al bello è una scommessa su cui abbiamo voluto puntare e che sta dando i primi frutti con un nostro giovane detenuto, Totò, che era un bravo calciatore, fino a quando non ha commesso un errore – ha detto Michelangelo Capitano, direttore dell’Istituto Malaspina – dopo una fase di tirocinio vediamo i primi frutti, ora speriamo di poter proseguire con altri giovani perché questo ripara in parte il danno che i nostri ragazzi hanno inferto alla società”.

Andrea Cusumano, assessore comunale alla Cultura, ha sottolineato l’importanza di una “Cultura intesa non solo come fruizione del bene, ma anche come mezzo per favorire l’inclusione sociale, perché infonde speranza, dando una visione diversa della propria vita”. Tra i presenti anche Agnese Ciulla, assessore alla Cittadinanza sociale del Comune e Salvatore Crispi del Coordinamento H. All’interno del progetto sono previsti anche dei percorsi “senza barriere”. Il primo incontro è fissato per il 17 giugno, alle 11, con una visita alle collezioni del museo tattile dell’istituto professionale per ciechi di Palermo. Un altro incontro si terrà il 7 luglio alle 16 alla Gam.

Durante queste visite 15 persone adulte tra non vedenti e vedenti disponibili a provare un’esperienza di esplorazione tattile al buio saranno guidate da un educatore del museo e storico dell’arte. Ogni partecipante, bendato, potrà poi esplorare e rivestire con argilla un supporto ligneo. Inoltre, a partire dal 16 giugno e fino al 5 luglio, è previsto anche un laboratorio per 15 persone tra i 20 e i 55 anni segnalate dalle associazioni che si occupano di disagio psichico.

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