L’acqua del sindaco non piace a tutti | Boom di “casette” al Nord, flop nel sud Italia

di Redazione

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L’acqua del sindaco non piace a tutti | Boom di “casette” al Nord, flop nel sud Italia

| martedì 07 Luglio 2015 - 15:29

Un altro semplice dato testimonia l’enorme differenza comportamentale tra il Nord e il Sud. Guardate le statistiche offerte da questa ricerca commissionata da Aqua Italia.

Gli italiani bevono sempre di più l’Acqua del sindaco. Sono aumentate negli anni le file ai chioschi per risparmiare sul bene primario ma la convenienza c’è anche per l’ambiente. I dati dicono che in cinque anni, dal 2010 ad oggi, i chioschi sono cresciuti in maniera esponenziale: da 231 punti di distribuzione nel 2010 agli attuali 1.300 e il valore è dunque sestuplicato.

Per quanto riguarda il risparmio economico, valutando il prelievo annuo di 300.000 litri da un chiosco si ottengono consistenti risparmi ad esempio 200.000 bottiglie PET da 1,5 litri in meno; 60.000 kg di PET in meno (30 grammi a bottiglia); 1.380 kg di CO2 risparmiati per la produzione di PET; 7.800 kg di CO2 in meno per il trasporto (stimando una media di 350 km).
La Lombardia è la regione dove il servizio è più conosciuto: il 52 per cento degli intervistati dichiara di vivere in un comune dov’è presente un Chiosco dell’Acqua e il 40,7% usa o userebbe il servizio se il comune lo mettesse a disposizione.
Fanalino di coda,come era prevedibile, il Sud con il testa Sicilia, Calabria e Basilicata dove solo il 6,7 per cento degli intervistati dice di vivere in un comune dove c’è un Chiosco Acqua, ma ben il 44,8% ne farebbe uso, qualora il comune di residenza lo installasse.
Questi i dati della ricerca condotta da Customized Research & Analysis, commissionata da Aqua Italia, associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, che evidenzia come l’utilizzo o il desiderio di utilizzo delle installazioni sia maggiore tra gli abitanti di piccoli comuni (53,1%); la percentuale scende in modo inversamente proporzionale alla dimensione del comune, fino al 35,4% tra i cittadini di comuni sopra i 100.000 abitanti.
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