Gli AC/DC a Imola, il Rock or Bust World Tour in un’unica tappa italiana

di Redazione

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Gli AC/DC a Imola, il Rock or Bust World Tour in un’unica tappa italiana

| giovedì 09 Luglio 2015 - 11:33

Gli AC/DC sono tornati a novembre dello scorso anno con un altro disco in studio, il quindicesimo per la band australiana di “Back in Black“. S’intitola “Rock or Bust” (“Rockeggia o esplodi”), è prodotto dalla storica Albert Productions (l’etichetta che lavorò con il gruppo sino a “Let There Be Rock”, del 1977) e viene portato in tour da maggio, con 40 date, tante quante gli anni di attività della band, che sulla strada ci sta dal 1975.

La ventiquattresima tappa del “Rock or Bust World Tour” tocca stasera il paddock Rivazza dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, unica data italiana della tournèe. È tutto pronto per il megaconcerto: ci saranno 90.000 fan, in arrivo da tutta Italia. Alcuni di loro, senza preoccuparsi delle temperature alte degli ultimi giorni, si sono accampati davanti all’autodromo sin dalle prime ore del mattino di giovedì, mentre i lavori di costruzione del palco – gigantesco: è largo 45 metri e profondo 26 – proseguono da settimane.

Esclusivamente per la serata di giovedì, il Comune di Imola ha deciso di ritirare l’ordinanza “anti-birra”: sarà vietato consumare nell’area dello spettacolo solo le bevande con un tasso alcolico superiore ai 5 gradi. A monitorare la serata ci pensa la polizia municipale, che ha messo a disposizione 60 agenti, aiutati da 30 volontari. Per rientrare verso Bologna, a partire dalla mezzanotte vengono resi disponibili 8 treni speciali; un altro convoglio viaggerà verso Rimini.

Per questo tour, la band presenta una formazione diversa: il chitarrista Malcolm Young, a causa delle cattive condizioni di salute, ha ceduto il posto alla chitarra ritmica al nipote Stevie; il batterista Chris Slade, che con gli AC/DC aveva suonato al posto di Phil Rudd sino al 1994, ritorna per sostituire lo stesso Rudd, che è agli arresti domiciliari per possesso di metanfetamine e cannabis. Restano però la chitarra solista di Angus Young, con l’immancabile tenuta da scolaretto, il basso di Cliff Williams e l’inconfondibile voce di Brian Johnson.

In scaletta, oltre ai nuovi singoli, i grandi classici che scuotono i palchi mondiali da ormai 40 anni: “Hells Bells”, “T.N.T.”, “Whole Lotta Rosie”, “Let There Be Rock”, “Highway to Hell” e “Back in Black”.

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