Palagonia, ivoriano accusato anche di stupro | Coniugi uccisi, “Confermata la violenza”

di Redazione

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Palagonia, ivoriano accusato anche di stupro | Coniugi uccisi, “Confermata la violenza”

| venerdì 04 Settembre 2015 - 11:26

Mamadou Kamara, il 18enne ivoriano arrestato perché ritenuto l’autore del duplice omicidio in villa a Palagonia, è accusato anche di avere violentato Mercedes Ibanez, la 70enne moglie di Vincenzo Solana.

Il reato di violenza sessuale è stato contestato all’immigrato dalla Procura di Caltagirone. Il giovane, davanti al gip, si era detto innocente sostenendo di aver trovato gli oggetti delle vittime in un cassonetto.

I particolari sono emersi durante una conferenza stampa sull’inchiesta a cui hanno partecipato il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, il sostituto Anna Andreatta, il questore di Catania, Marcello Cardona, il capo della mobile Etnea Antonio Salvago e il dirigente del commissariato di Caltagirone Marcello Ariosto.

“Dall’accertamento autoptico è stato riscontrato con certezza che l’ivoriano ha abusato della donna”. Lo ha affermato il procuratore Giuseppe Verzera nel corso della conferenza stampa sulle indagini sull’omicidio dei due coniugi a Palagonia. Nella richiesta di convalida del fermo, convalidata dal Gip, compare anche il capo di imputazione per la violenza sessuale.

È dalla visione da parte della polizia di Stato delle immagini del circuito di video sorveglianza che la squadra mobile della Questura di Catania, per il duplice omicidio in villa di Palagonia, ha ricostruito i tempi in cui Kamara Mamadou ha agito la notte tra sabato e domenica scorsi. Dai fotogrammi si nota Kamara che esce dal Cara alle 23:58 alla guida di una bici, con uno zaino mono spalla di colore arancione. Alle 2:13, passa lungo via Palermo, davanti casa dei coniugi, alle 2:16, percorre una stradina adiacente che porta solo a ‘Villa Solano’, alle 5:14 e alle 5:15 e’ di nuovo in strada, alle 5:22 ha un sacco appeso alla bici, mentre un altro sarà trovato in casa delle vittime e alle 6:20 fa rientro al Cara.

“Aspettiamo ulteriori esami della scientifica per affermare o escludere che Kamara abbia agito da solo o con dei complici”, ha detto il capo della Mobile di Catania, Antonio Salvago che ha aggiunto che “l’arma per assassinare Vincenzo Solano potrebbe essere un ‘estrattore’ utilizzato in genere dai meccanici, una tronchesina è uno sgabello usati per colpire entrambi”.

Altri indizi collocano l’ivoriano sul luogo del delitto, nella villetta di Palagonia, dei coniugi Solano: un suo anello trovato nella casa, che si vedeva indosso a Mamadou Kamara in alcune foto estrapolate dal suo cellulare e due biglietti aerei delle vittime. Accertamenti sono in corso anche su tracce trovate sulle unghie dei due coniugi.

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