Crocetta, chiesto rinvio a giudizio per Messina e Zoppi

di Redazione

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Crocetta, chiesto rinvio a giudizio per Messina e Zoppi

| lunedì 05 Ottobre 2015 - 16:00

La procura di Palermo ha chiesto il giudizio immediato per Piero Messina e Maurizio Zoppi, i giornalisti dell’Espresso che nel luglio scorso pubblicarono la presunta notizia di un’intercettazione in cui il medico Matteo Tutino avrebbe detto al presidente della Regione Rosario Crocetta a proposito dell’ex assessore alla Salute, Lucia Borsellino.

I due cronisti sono accusati di calunnia e di diffusione di notizie false ed esagerate. La richiesta di giudizio immediato è stata firmata dal procuratore Francesco Lo Voi, che subito dopo la pubblicazione della notizia smentì più volte l’esistenza dell’intercettazione, dall’aggiunto Leonardo Agueci e dal pm Claudio Camilleri.

L’accusa può chiedere di saltare la fase dell’udienza preliminare quando la prova del reato è evidente e nei 90 giorni dalla commissione del reato. La parola passa ora al gip, che dovrà decidere se accogliere l’istanza. Gli imputati, poi, potranno o fare giudizio ordinario o scegliere il rito abbreviato.

I due giornalisti si sono difesi sostenendo di aver ascoltato l’intercettazione. La procura ha negato che esistesse sia agli atti del procedimento in cui il medico Tutino è indagato per truffa, sia in qualunque altro fascicolo d’indagine pendente davanti ai pm. L’accusa contesta ai due l’aver calunniato l’ex capo del Nas di Palermo, il capitano Cosentino, indicato come la fonte.

Messina fece il nome del militare ad un altro ufficiale dell’Arma, mentre Zoppi in sede di interrogatorio davanti ai pm. Circostanza che ha fatto scattare anche per lui l’accusa di calunnia: inizialmente, infatti, a suo carico era stato ipotizzato solo il reato di divulgazione di notizia falsa. Il gip ha cinque giorni per provvedere sulla richiesta di giudizio immediato.

 

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