“Cara stampa, torno in Italia per rimanere paralizzata davanti ad un’edicola”. Inizia così una lettera di Romina Power indirizzata agli organi di stampa che hanno negli ultimi giorni scritto sulla scomparsa di sua figlia Ylenia Carrisi e invoca il silenzio stampa.
“Ci sono tante disgrazie nel mondo quotidianamente, ma, consapevolmente speculare sul dolore altrui, lo trovo la più grande bassezza – continua l’ex di Al Bano – . Si dà per certo ciò che non lo è, pur di fare del becero sensazionalismo, pur di vendere e guadagnare qualche sporca moneta. Chi compila quelle ”notizia” avrà pure una famiglia – avrà pure un po’ di empatia, , come si fa a non avere più cuore? Un cuore per una famiglia che soffre da anni. Basta speculazioni! Basta attività! Una madre chiede, anzi impone, il silenzio stampa. Per mia figlia, la mia Ylenia Carrisi. Basta!”.
Romina Power è venuta a conoscenza delle nuove indiscrezioni sulla scomparsa della figlia Ylenia al rientro in Italia da Los Angeles, dove vive. Lo spiega la stessa cantante nell’incipit della sua lettere aperta, diffusa il 29 novembre in coincidenza con quello che sarebbe stato il 45mo compleanno della ragazza.
Di Ylenia Carrisi si persero le tracce il 31 dicembre 1993, quando la ragazza si trovava a New Orleans. Negli anni tante sono state le ipotesi ma non si è mai arrivati alla verità. La nuova indagine, che ha portato la Power a scrivere il suo fermo appello, è quella condotta dall’agente Dennis Haley sulla base delle dichiarazioni di un serial killer, conosciuto come “Happy face killer”. L’uomo avrebbe rivelato di aver ucciso una giovane con lo zaino in spalla, che voleva raggiungere il Nevada o la California in autostop. Le ricostruzioni del volto della vittima somiglierebbero a Ylenia.
