Ogni giorno emergono particolari su Giulio Regeni. Mentre proseguono le indagini sulla morte, si è infatti scoperto che, quando era a Londra, ha lavorato per un anno presso un’azienda d’intelligence. Si tratta della Oxford Analytica, fondata da un ex funzionario americano implicato nello scandalo Watergate.
La famiglia Regeni, però, attraverso il proprio legale, “smentisce categoricamente che Giulio sia stato un agente o un collaboratore di qualsiasi servizio segreto, italiano o straniero. Provare ad avvalorare l’ipotesi che Giulio Regeni fosse un uomo al servizio dell’intelligence significa offendere la memoria di un giovane universitario che aveva fatto della ricerca sul campo una legittima ambizione di studio e di vita”.
La Oxford Analytica analizza tendenze politiche ed economiche su scala globale per enti privati, agenzie e cinquanta governi. Dal settembre 2013 al settembre 2014, come riporta ‘La Stampa’, Giulio ha lavorato alla produzione del ‘Daily Brief’.
Ed ecco le prime dichiarazioni degli ex colleghi. “Giulio era un collega fantastico, socievole, divertente. Ci manca molto”, ricorda Ram Mashru, che con Giulio divideva la stanza presso la Oxford Analytica.
“Era estremamente cauto nel condurre il suo lavoro – dichiara -. Certo, c’è sempre la possibilità che abbia attirato l’attenzione di qualche gruppo pericoloso, ma da quanto sappiamo Giulio non si comportava in maniera avventata o negligente”.
Al vaglio degli inquirenti ci sono i contatti via Skype e Facebook con i quali Giulio Regeni aveva rapporti quotidiani dal Cairo. Si tratta di circa trenta tra amici, colleghi e professori universitari.
