Chi è Marco Cecchinato

di Andrea Zito

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Chi è Marco Cecchinato

| giovedì 03 Marzo 2016 - 18:18

Marco Cecchinato nasce a Palermo il 30 settembre 1992. La carriera del tennista di stanza al Tc2 di Palermo, fino al 2016, è costellata da una folta partecipazione e un buon numero di successi nel circuito Futures della federazione internazionale: nel 2012 arriva il primo titolo vinto a Umago (Croazia).

Tra il 2012 e il 2015 sono 6 le finali giocate (5 vinte) nel circuito minore. Nel 2013 arriva anche il primo successo della carriera nel circuito Challenger, a San Marino, battendo in finale Filippo Volandri. In quella stagione, passa da un iniziale 411 del ranking alla posizione numero 163 e accetta l’offerta di essere seguito da Massimo Sartori (allenatore storico di Andreas Seppi) oltre che dal suo allenatore Cristian Brandi.

LA SPLENDIDA IMPRESA AL ROLAND GARROS CONTRO DJOKOVIC 

Nell’ambito del circuito Atp, ha sfiorato l’accesso agli Internazionali d’Italia nel 2012 e nel 2013, ma proprio nel 2013 centra il primo accesso ad un torneo del circuito mondiale a Nizza (superando nelle qualificazioni l’olandese De Bakker). La prima partecipazione a Roma arriva nel 2014 con una wild card, non sfruttata contro l’altro olandese Igor Sijsling.

L’anno di svolta è il 2015: Cecchinato, infatti, vince il torneo Challenger di Torino, centra altre 6 semifinali, partecipa alle finali del circuito Challenger, ma soprattutto centra per la prima volta il tabellone principale di uno slam (Us Open 2015, sconfitto al primo turno da Mardy Fish). Tali risultati gli valgono l’approdo tra i primi 100, best ranking alla posizione numero 82 in ottobre e la possibilità di partecipare a sempre più tornei del circuito maggiore.

LE DICHIARAZIONI DI CECCHINATO DOPO LA VITTORIA SU DJOKOVIC

Nel febbraio 2016, Corrado Barazzutti lo seleziona la sfida di coppa Davis di primo turno contro la Svizzera, per sopperire all’assenza di Fabio Fognini: la fiducia in lui è tale da schierarlo come titolare nel match di doppio.

Ulteriori, decisivi passi in avanti, per il Ceck, arrivano con il cambio di guida tecnica, e il passaggio sotto l’ala dell’ex tennista ascolano Simone Vagnozzi, grazie al quale infrange la maledizione che lo vedeva sempre perdente a livello di circuito maggiore, ottenendo, nel frattempo, risultati di rilievo nel circuito Challenger.

La consacrazione definitiva arriva nel 2018: il primo titolo ATP 250 conquistato a Budapest è solo il preludio all’impresa di Parigi, dove dopo aver rischiato l’eliminazione al primo turno contro Marius Copil è arrivato fino alle semifinali del Roland Garros, eliminando, uno dopo l’altro, oltre al romeno, Andreozzi, Carreno Busta, Goffin e soprattutto l’ex numero 1 del mondo Novak Djokovic

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