Bruxelles, identificati i tre kamikaze di Zaventem | “All’opera 4 terroristi, uno si trova ancora in fuga”

di Redazione

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Bruxelles, identificati i tre kamikaze di Zaventem | “All’opera 4 terroristi, uno si trova ancora in fuga”

| mercoledì 23 Marzo 2016 - 08:58

Gli assassini di Zaventem adesso hanno dei volti e dei nomi. Si tratta, secondo quanto riferisce la polizia, dei fratelli Khalid e Ibrahim el Bakraoui. Entrambi avrebbero aiutato Salah Abdeslam. Secondo la procura i due fratelli kamikaze sono i due ricercati fuggiti nel blitz di Forest, sobborgo di Bruxelles.

Arrestato anche il terzo uomo della foto nello scalo. Si tratta di Naijim Laachraoui, identificato tramite il suo dna come il secondo kamikaze dell’aeroporto di Zaventem. Stamattina era stato smentito fosse proprio l’artificiere di Parigi ma in serata ecco che la tv francese iTe’le’, citando proprie fonti giudiziarie ha confermato l’identificazione del terzo attentatore suicida di Bruxelles, noto come l’artificiere degli attacchi di Parigi.

Il computer di Khalid e Ibrahim el Bakraoui è stato trovato in un cestino della spazzatura di Bruxelles. All’interno un “testamento” in cui sta scritto: “Devo sbrigarmi, non so che fare, non sono più sicuro, non voglio finire in una cella vicina a quella di Salah Abdeslam”. Lo ha riferito il procuratore federale Frederic Van Leuw.

Sono però quattro i terroristi entrati in azione: tre sono morti da kamikaze, il quarto – l’uomo con il cappello – è in fuga.

Khalid e Ibrahim el Bakraoui erano già stati segnalati alle forze dell’ordine ma per crimini non legati al terrorismo. Gli agenti hanno scoperto il covo Isis nella zona di Schaerbeek grazie al tassista che ha accompagnato i tre a Zaventem.

All’interno della struttura erano stati trovati una bomba con dei chiodi, prodotti chimici e una bandiera dello Stato islamico. Lo rende noto il quotidiano belga Le Soir. Il tassista era rimasto sorpreso che gli uomini non gli avevano permesso di toccare le valigie.

Ibrahim al Bakraoui, uno degli attentatori di Bruxelles era stato arrestato in Turchia ed estradato in Belgio a giugno. Le autorità belghe lo hanno rilasciato. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto riportato dalla Cnn turca. Ankara ha informato Bruxelles il 14 luglio dell’arresto di un ‘foreign fighter’ a giugno ma, riferisce Erdogan, le autorità belghe non hanno trovato legami con il terrorismo.

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