L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea in seguito al referendum del 23 giugno prossimo potrebbe avere conseguenza tragiche per l’economia mondiale. Ad affermarlo sono i ministri delle Finanze del G7 dopo la riunione in Giappone. “Le incertezze sono aumentate, con i conflitti geopolitici, il terrorismo, il flusso di rifugiati e lo shock di un’eventuale uscita dall’Unione Europea complica il clima economico mondiale”.
L’impegno dei ministri è quello di rafforzare la lotta globale contro il finanziamento al terrorismo attraverso un piano di azione presentato al termine del vertice di Sendai. “Contrastare l’estremismo violento e portare i responsabili davanti alla giustizia rimane prioritario per tutta la comunità internazionale – si legge nel comunicato – il G7 si impegna a collaborare per rafforzare la lotta mondiale al finanziamento del terrorismo. Una buona cooperazione internazionale e lo scambio di informazioni sono essenziali per combattere con efficacia il finanziamento del terrorismo”.
La posizione prevalente nel G7 è quella di un ruolo attivo dei governi in termini di spesa a sostegno della crescita, con l’eccezione di una Germania decisamente conservatrice in materia di conti pubblici, mentre per tutti restano cruciali le riforme strutturali.