Giro d’Italia, Trentin beffa Moser a Pinerolo | Steven Kruijswijk rimane maglia rosa

di Andrea Zito

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Giro d’Italia, Trentin beffa Moser a Pinerolo | Steven Kruijswijk rimane maglia rosa

| giovedì 26 Maggio 2016 - 16:53

Matteo Trentin ha vinto la 18esima tappa del Giro d’Italia 2016 a Pinerolo, beffando allo sprint Moser e Brambilla (fondamentale per il rientro da dietro del compagno di squadra dopo un lungo attacco in testa). Tutto invariato nella generale, con Kruijswijk sempre maglia rosa (giunto a oltre 12 minuti) e protagonista assieme a Valverde e Nibali di alcune schermaglie psicologiche nel finale.

La tappa di oggi è stata la più lunga dell’edizione 2016: ben 240 km con partenza da Muggiò. Gran parte della tappa si è corsa nelle pianure piemontesi, poi l’ascesa alla salita di Pramartino (seconda categoria, inedita per il Giro), con pendenza media del 10,4 % e scollamento a circa 20 km dal traguardo di Pinerolo. Nel finale, uno strappo prima di immettersi nel rettilineo d’arrivo.

Ben 24 i corridori in testa alla corsa (con ben 14′ di vantaggio per gran parte della tappa): si tratta di Oss e Kung (Bmc), Le Gac (Fdj), Trentin e Brambilla (Etixx-Quick Step), Ligthart (Lotto Soudal), Yamamoto e Zilioli (Nippo-Vini Fantini), Moser e Navardauskas (Cannondale), Solomennikov (Gazprom-Rusvelo), Knees (Sky), Brutt, McCarthy, Rovny (Tinkoff), Arndt e Timmer (Giant-Alpecin), Busato e Amezqueta (Wilier-Southeast), Kluge (Iam), Modolo e Mohoric (Lampre-Merida), Domont (Ag2r), Malacarne (Astana).

All’inizio della salita di giornata, i fuggitivi sanno già di essere loro a giocarsi la vittoria di tappa, mentre in gruppo i big non si risparmiano in chiave classifica generale. In testa sono Moser e Brambilla i più attivi e i due vanno via da soli lungo le rampe del Pramartino. Lo stesso Moser prova più volte a staccare Brambilla prima dello scollinamento.

Mentre i big scalano il Pramartino con Battaglin a lavorare per la maglia rosa Kruijswijk impedendo qualsiasi scatto, i due di testa devono resistere all’inseguimento di Arndt, Trentin, Rovny e soprattutto Modolo (nettamente il più veloce dei fuggitivi).

A 2 km dall’arrivo i due di testa ingaggiano un duello avvincente sullo strappo finale: entrambi vogliono staccare il proprio rivale con una serie di scatti e contro-scatti; allo sprint però i due si guardano troppo e Trentin da dietro li passa a doppia velocità e si prende la vittoria.

Sullo strappo, anche il gruppo reagisce e Kruijswijk scatta, soprattutto per lanciare un segnale ai propri avversari; altrettanto fanno Valverde e Nibali, ma nessuno riesce ad allungare.

La maglia rosa vuole a tutti i costi battere in volata Valverde per il 25esimo posto, ma lo spagnolo ha vita facile: le schermaglie psicologiche in vista delle alpi sono già iniziate.

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