Immigrazione clandestina: a Catania 16 arresti | Si tratta di cittadini extracomunitari VD FT

di Angelica Serrai

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Immigrazione clandestina: a Catania 16 arresti | Si tratta di cittadini extracomunitari VD FT

| martedì 31 Maggio 2016 - 07:11

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è il reato contestato a 16 extracomunitari arrestati dalla Polizia di Stato (Squadra Mobile di Catania) e la Guardia di Finanza (Nucleo di Polizia Tributaria e Sezione Operativa Navale di Catania).

Il reato contestato si riferisce allo sbarco di 884 migranti giunti presso il Porto di Catania lo scorso 28 maggio a bordo del rimorchiatore battente bandiera italiana “VOS THALASSA”.

Gli arrestati sono:

  1. DIALLO Mohammad, nato in Gambia classe 1990;
  2. ABDELFATTAH Gad, nato in Palestina, classe 1991;
  3. AHMAD OMAR Ahmad, nato in Egitto, classe 1992;
  4. AHMED Mohammed, nato in Marocco classe 1993;
  5. AL GHDADI Mohamad, nato in Marocco classe 1994;
  6. ALMABROUKY Youssef, nato in Marocco classe 1990;
  7. BOUDRAA Jawad, nato in Marocco classe 1996;
  8. ELOUZIN Moad, nato in Marocco classe 1995;
  9. GHEDBANE Aziz, nato in Marocco classe 1984;
  10. HAJJI Youreb, nato in Marocco classe 1987;
  11. HASHAOUI Aziz, nato in Marocco classe 1980;
  12. HERMAN Mohammen, nato in Marocco classe 1988;
  13. IBRAHIM Ahmed, nato in Palestina classe 1989;
  14. MAATOUQ Bechir, nato in Marocco classe 1991;
  15. MAYAMED Abudi Risaag, nato in Etiopia classe 1997;
  16. SABER Moustapha, nato in Marocco classe 1988.

Dalle dichiarazioni dei migranti è emerso che, giunti in Libia dai paesi d’origine, erano stati condotti in ‘connection house’ site nelle località di Zuara e Sabratah, rimanendo 30/45 giorni, sorvegliati da trafficanti che davano loro da mangiare una volta al giorno.

I migranti, che avevano pagato per la traversata somme variabili tra 800/1500 dinari libici (500/1000 euro), venivano condotti in spiagge e fatti salire a bordo di natanti (gommoni o piccoli pescherecci) .

Diallo Mohammad, cittadino gambiano, era il driver del natante, mentre nei restanti 15 stranieri coloro che si erano occupati di predisporre l’occorrente per affrontare la navigazione (portando taniche di benzina, il motore ed altro),  nonché  di mantenere, una volta a bordo, il governo del predetto natante.

I fermati sono stati associati presso la locale Casa Circondariale di ‘Piazza Lanza’, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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