“Il referendum costituzionale non è lo spartiacque sul futuro di un premier ma sulla governabilità del Paese”. Lo ha dichiarato Matteo Renzi parlando ai giovani di Confindustria, rilanciando la campagna per il “sì” al referendum di ottobre.

“La riforma è l’arma contro inciuci e ammucchiate del giorno dopo il voto – ha dichiararo il premier. Chiunque verrà dopo di me dovrà poter pigiare un tasto e sapere che succederà qualcosa. Oggi non è così”.

“Ritengo che sia fondamentale la riforma costituzionale: credo profondamente che sarà decisiva per il futuro dell’Italia, ma non è un problema legato solo al Sud”, ha continuato Renzi ribadendo che nei prossimi 10 anni ci sarà un “nuovo paradigma produttivo e anche economico, ci saranno molte opportunità in più e molti problemi nuovi, molti vincenti e molti perdenti. Se l’Italia prova a cambiare profondamente e rimettersi in gioco, credo che abbia le caratteristiche di essere fra quelli che saranno i nuovi vincitori”.

Le forze dell’ordine, nel primo pomeriggio, erano intervenute queste pomeriggio per tenere alcuni manifestanti a debita distanza dalla zona del centro storico.

Il corteo è stato ‘respinto’ senza alcuna carica: quando i manifestanti, una sessantina di persone che avanzavano dietro a una rete lunga alcuni metri, sono arrivati vicini al cordone delle forze di polizia quest’ultime hanno alzato i manganelli contro la rete e il corteo è arretrato.

La manifestazione era stata autorizzata in zona San Michele in Foro, distante da piazza San Francesco dove interveniva il premier. alcuni dei manifestanti indossavano una maglietta con scritto : ‘Io non posso entrare’, e all’arrivo di Renzi lo slogan più urlato è stato ‘buffoni, buffoni’.