Colpo al patrimonio mafioso di Francesco Paolo Piscitello, tratto in arresto nell’ambito dell’operazione denominata “Perseo“. Il Tribunale di Palermo, Sezione Misure di Prevenzione, ha disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro. 

Le indagini patrimoniali sono consequenziali all’operazione che, del dicembre del 2008, aveva consentito di trarre in arresto, tra gli altri Piscitello perché ritenuto responsabile di aver aiutato l’allora latitante Enrico Scalavino, della famiglia mafiosa di Palermo Corso Calatafimi, a sottrarsi alle ricerche dell’autorità.

Piscitello aveva fornito “appoggio logistico consistito nel mettergli a disposizione un appartamento, con l’aggravante di avere commesso i fatti al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa “Cosa Nostra”. Piscitello, per tali fatti, fu condannato a 2 anni di reclusione.

La complessa attività investigativa patrimoniale ha consentito di individuare e sequestrare un patrimonio illecitamente accumulato, del valore di circa 6 milioni di euro non ritenuto dal Tribunale di Palermo giustificato dai redditi percepiti, e costituito da:

– un impresa individuale nel settore edile denominata “POLIEDIL COSTRUZIONI DI PISCITELLO GIOVANNI” con relativo complesso di beni aziendali, con sede in Palermo;

– 5 magazzini siti in Palermo e Cefalu’ (PA);

– 13 appartamenti siti in Palermo;

– quota di ½ di appartamento sito in Palermo;

– una palazzina composta da tre piani sita in Palermo;

– un fabbricato sito in Palermo;

– una villa sita in Altofonte (PA);

– un appezzamento di terreno edificabile sito in Palermo;

– quattro diritti di usufrutto su immobili siti in Palermo;

– due diritti di usufrutto su villini siti Campofelice di Roccella (PA);

– quattro nude proprietà di immobili siti in Palermo;

– due nude proprietà di villini siti Campofelice di Roccella (PA);

– 40 rapporti bancari;

– 12 veicoli.