Pedofilia, vasta operazione della polizia: 5 arresti | Sono 16 le persone denunciate in diverse regioni

di Redazione

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Pedofilia, vasta operazione della polizia: 5 arresti | Sono 16 le persone denunciate in diverse regioni

| lunedì 11 Luglio 2016 - 07:38

Una vasta operazione antipedofilia condotta su scala nazionale dalla polizia postale della Basilicata e di Roma, ha portato all’arresto di cinque cittadini italiani e alla denuncia di altri 16 per produzione, diffusione e condivisione di materiale pedopornografico online (poi cancellato).

I cinque arresti, eseguiti nell’ambito di perquisizioni domiciliari, sono avvenuti in Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige e Lazio.

Tutti gli arrestati, quattro dei quali erano incensurati e non conosciuti dalle forze dell’ordine, sono stati sorpresi a detenere e condividere ingenti quantità di materiale pedopornografico con minori.

L’operazione nasce da segnalazioni dell’Europol e della polizia belga nel settembre 2015, che sviluppati dalla Polizia italiana, hanno portato a delle connessioni internet ed al tracciamento, a mezzo dei file di hash, del materiale pedopornografico scambiato e condiviso tra gli indagati.

Le indagini hanno rilevato, “anche in questa occasione, la trasversalità dei profili dei responsabili“. Vi era, ad esempio, un perito elettronico, supervisore di una azienda farmaceutica, un operaio generico residente presso i genitori dove aveva nascosto tutto il materiale all’interno di una stanza chiusa a chiave e tappezzata di poster con giovani attrici dall’aspetto adolescenziale.

Tra loro, anche un ultrasettantenne, cardiopatico e diabetico, ex direttore di un ufficio postale, a casa del quale sono stati rinvenuti 21.000 file (15.000 immagini e 6.000 video) con abusi su minori anche di tenera età, nonchè fumetti pedopornografici, tutto catalogato e salvato su hard disk esterno e pen drive.

Non è mancato neanche un ingegnere elettronico, colto in flagranza, mentre era intento a condividere una cartella con 600 file su circuito peer-to-peer. C’era, infine, un pensionato, ex operatore ecologico, peraltro nonno di due nipotini di 8 e 10 anni, che aveva l’abitudine di scaricare sul pc portatile e custodire il materiale pedopornografico su pen drive (ben 47).

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