La legge sulle Unioni Civili in Italia è formalmente in vigore e operativa. Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che adotta le disposizioni transitorie per la tenuta dei registri negli archivi dello stato civile è stato infatti controfirmato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Già a partire da agosto i sindaci o loro delegati potranno celebrare già le prime unioni gay in municipio (molti comuni hanno già predisposto le prenotazioni e l’organizzazione dei primi riti). Ad esultare sono i due grandi sostenitori della legge Ivan Scalfarotto (“Una firma che cambia l’Italia” ha scritto via Twitter) e Monica Cirinnà (“Una firma storica”).

In termini operativi, la firma odierna (che arriva all’indomani del parere favorevole del Consiglio di Stato) entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Entro cinque giorni dall’entrata in vigore, spetterà poi al Ministero dell’Interno approvare con decreto le apposite formule di rito e la modulistica.